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A partire dalla fine del XVIII secolo, una nuova tendenza prese corpo in seno alla moda europea. Le conquiste di Napoleone, e il diffondersi del suggestionarono tutti i campi dell'arte, compresa la moda.
Se nella scultura si vide il ritorno di pose classiche ispirate alle statue greche, e nella letteratura comparirono continui richiami alle mitologie latine, nell'abbigliamento emerse il cosiddetto stile Impero, ispirato all'abbigliamento degli antichi Romani.I colori scomparvero dagli abiti femminili, quasi a dare alle donne l'aspetto marmoreo delle antiche statue, in modo che le signore potessero muoversi in armonia con le sobrie abitazioni d'inizio secolo.L'indumento principale, un vestito lungo fino alle caviglie, dritto e leggiadro, era segnato da una cintura, o una sciarpa, posta sotto il seno, e doveva fluttuare ad ogni passo della dama.
Le braccia erano solitamente nude, la sola parte coperta era la spalla, chiusa in una corta manica a palloncino; le scollature, quadrate, erano molto ampie.
A partire dal 1805 questi semplicissimi vestiti si arricchirono leggermente di pizzi e stoffe pregiate. Per la sera veniva indossato anche una sorta di 'grembiule', di pizzo o della stessa stoffa del vestito, che era arricchito da ricchi intarsi d'oro o d'argento.
La sera poteva essere indossata anche una tunica, ossia un altro vestito, portato sopra al primo, di solito più corto ed aperto sul davanti, che era chiuso solo in vita, in modo da lasciare ben visibile l'abito interno.Con il passare degli anni, lo stile Impero si modificò lentamente, progredendo verso lo stile romantico. Le scollature si restrinsero un poco, divenendo da quadrate a punta, e ben presto scomparirono, coperte dalle chemisettes, camicette a collo alto, di tessuto leggero o mussola (Tessuto trasparente di seta, di lana o di cotone), che venivano portate sotto i vestiti. Dal 1815 in poi, spalle, collo e petto dovevano essere rigorosamente coperti, in contrasto con le nudità del decennio precedente. Le scollature vennero accettate solo negli abiti da sera.
Nel frattempo, in Francia, sotto i vestiti si resero visibili ampi mutandoni, detti pantalon, che si stringevano alla caviglia e finivano con una balza di pizzo o merletti. Poiché i vestiti erano ancora lunghi e a vita alta, l'effetto del pantalon non fu aggraziato, finché le gonne non si ampliarono di nuovo, qualche decennio più tardi.
In Italia, la moda della biancheria in vista non fu mai accolta, ma le maniche allungate furono arricchite da diversi accorgimenti. In generale, però, queste erano strette dalla spalla al polso, con un polsino rivoltato, e quando non erano attaccate al vestito, facevano parte della camicetta che spuntava da sotto. Possiamo dire che la moda dell'800 fu un alternarsi di flussi. Da un decennio all'altro si videro maniche corte, poi lunghe e poi di nuovo corte; gonne strette, ampie e poi strette con il sellino, lo stesso per le scollature, prima ampie, poi inesistenti e poi di nuovo ampie.
Questo continuo cambiamento dipese dal fatto che l'800 fu un secolo marcato da grandi sconvolgimenti politici, in Italia, come nel resto del mondo, ed ogni mutamento sociale, come è facile intuire, influenzò e portò trasformazioni nell'abbigliamento.
Intorno al 1820, infatti, le maniche furono nuovamente e drasticamente accorciate.