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Storia della TV: 1991

Creato il 29 novembre 2013 da Candidonews @Candidonews

1991 copia

Secondo appuntamento con la ‘Storia della TV’. Dopo aver trattato ‘gli anni 80′ oggi è di scena il 1991. Dal punto di vista televisivo non furono poche le novità. Iniziamo dall’informazione. A gennaio, con l’avvio delle operazioni della Guerra del Golfo, prese il via ufficialmente l’informazione targata Fininvest. Sino a quel momento le tre reti del Biscione non avevano mai avuto un telegiornale vero e proprio, anche perchè la legge non prevedeva la possibilità di trasmettere in diretta per le emittenti private.

Nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio 1991, forzando le leggi vigenti, Silvio Berlusconi autorizzò la trasmissione no-stop di una diretta informativa. Il programma, chiamato Studio Aperto, e condotto da Emilio Fede, annunciò per primo l’attacco Americano all’Irak di Saddam Hussein, in risposta all’occupazione del Kuwait. I collegamenti con gli inviati sul posto, la trasmissione delle prime immagini, il susseguirsi degli eventi, la personalità evidentemente forte di Fede, si rivelarono ingredienti vincenti.

Nelle settimane di ‘guerra’ successive Studio Aperto divenne un punto di riferimento per i telespettatori. Berlusconi aveva vinto anche questa battaglia, in autunno Fininvest avrebbe definitivamente ottenuto la possibilità di trasmettere in diretta.

Passando ai telefilm, sempre a gennaio arriva sugli schermi di Canale5 I segreti di Twin Peaks.

Il serial ideato da David Lynch raccontava della omonima cittadina americana sconvolta dall’omicidio di una giovane ragazza, Laura Palmer e travolta dai segreti nascosti dai suoi abitanti. La lotta tra bene e male, personaggi ambigui, spiriti maligni,  misteri irrisolti e scenari inquietanti sono il filo conduttore del telefilm, che ebbe un notevole successo anticipando un genere nuovo per il mondo delle serie tv.

Storia della TV: 1991

Raidue ‘rispose’ con la sua prima fiction seriale. I ragazzi del muretto. Indirizzata ad un pubblico giovane, il telefilm offriva uno spaccato dei ragazzi della media borghesia romana. Dai pomeriggi passati ‘sul muretto’ ai primi amori, alle difficoltà nello studio, alle vicende più o meno serie di una generazione alla ricerca di una identità. Gli ascolti furono buoni e quindi la serie fu prodotta per tre stagioni.

Sempre relativo al genere giovanile, a settembre, su Italia1, da una idea di Gianni Boncompagni, parte Non è la Rai.

Un contenitore pomeridiano con balletti, giochi telefonici e canzoni, tutti eseguiti da un gruppo di ragazze adolescenti o poco più. Una di queste, Ambra Angiolini, arriverà alla conduzione stessa del programma diventando un punto di riferimento per il pubblico televisivo giovane dell’epoca. Enrica Bonaccorti e Paolo Bonolisi furono invece i primi conduttori. La trasmissione è passata alla storia come un piccolo ‘fenomeno di costume’ degli anni 90, comprensivo di album di figurine, dischi , diari ed altri oggetti di merchandising.

Il 1991 fu un anno importante anche per la ‘cronaca’ in tv. Nasce infatti, su Rai2, il capostipite di tutti i programmi del genere, Detto tra noi. Condotto inizialmente da Patrizia Caselli e Piero Vigorelli, offriva principamente notizie di cronaca nera e rosa. Collegamenti da sagre ed eventi mondani si alternavano con servizi sui ‘delitti del momento’. Qualche anno dopo cambierà rete, passando su Rai1, e titolo, ‘Cronaca in diretta’ , per poi arrivare all’odierna ‘Vita in Diretta‘.

La Rai3 di Angelo Guglielmi produsse invece due ‘chicche’. La prima fu Avanzi. Trasmessa da febbraio e per tre edizioni sino al 1993, si propose di dare voce agli ‘scarti’ della tv pubblica, dagli artisti senza lavoro alle pubblicità mai trasmesse, alle news ‘alternative’.

Condotta da Serena Dandini, vide la presenza di comici come Corrado e Sabina Guzzanti, Marco Messeri, Stefano Masciarelli, Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Maurizio Crozza. Tra le altre cose ad Avanzi fece la sua prima apparizione televisiva Luciana Littizzetto.

Da segnalare anche Il Portalettere, programma satirico condotto da un giovane (ma già rodato) Piero Chiambretti. Il comico, vestito da postino, consegnava le lettere ‘spedite virtualmente’ da Andrea Barbato nella sua trasmissione La Cartolina.

Con la sua solita irriverenza Chiambretti confeziona un piccolo show in cui, spesso, erano presi di mira esponenti politici. Memorabile una sua ‘visita’ alla sede MSI di un Gianfraco Fini orgogliosamente ‘fascista’ (VIDEO). Il programma ebbe un buon successo, con punte di 2 milioni e mezzo in pieno orario tg.

Sempre nel 1991, su Canale5, fecero il loro esordio in Italia i Simpson. Trasmesso all’interno della trasmissione Paperissima, il cartone ‘cult’  si ritagliò poi un suo spazio nei giorni festivi sino ad arrivare alla fascia pomeridiana di oggi.

Concludo questo viaggio nella tv che fu parlandovi dell’evento mediatico dell’anno. La Maratona Antimafia per Libero Grassi trasmessa da Rai3 e Canale5.

Dopo l’uccisione dell’imprenditore siciliano oppostosi al ‘pizzo’ Michele Santoro, con Samarcanda, e Maurizio Costanzo, con il suo Show di seconda serata, decisero di ricordarlo attraverso una ‘staffetta mediatica’ tra Rai e Finivest per testimoniare l’impegno della tv contro la criminalità organizzata. Da ricordare l’aggressione verbale di un giovane Totò Cuffaro nei confronti del giudice Giovanni Falcone, ospite di Costanzo. Il magistrato fu ucciso solo qualche mese dopo.

Questo è stato il 1991. Un anno di cambiamenti. Dalla tv dei ragazzi  a quella dei teenager, la satira con sempre maggiori spazi così come la cronaca nera e la tv del ‘dolore’, la nascita dei serial ‘dark’. Quatto generi televisivi sviluppatisi a dismisura nei decenni successivi.


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