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Storia di Irene – Erri De Luca

Creato il 13 gennaio 2014 da Irenethehomeless

storia di ireneIrene di fianco mi spinge nella testa frasi brevi della sua storia. M’investe e mi trasporta. Mi porta alla mattanza dei delfini nella baia di Taiji, ogni anno il loro sangue ingrassa il mare del Giappone. Li macellano insieme fino agli ultimi che smettono di resistere e si fanno ammazzare. I delfini comandano il respiro, possono arrestarlo. E tu?, chiede sfacciato il mio pensiero, senza che io abbia governo neanche sulle mie domande. Io sono tra voi e loro. Un delfino dura cinquant’anni, molto meno se in prigionia di acquari e di piscine. Costretti a fare capriole in aria per ricevere il cibo, si ammalano, avviliti dal chiasso degli applausi. Sono frustate e sono derisioni. Nati per navigare oceani, rinchiusi in acqua ferma muoiono per mancanza. Sai che un delfino piange? No, so che le lacrime s’accoppiano alle perdite e raramente anche a un’allegria. Scaccio il pensiero, però rivedo le lacrime di nonna che cadono senza un colpo di singhiozzo sopra suo figlio e scorrono senza presa su di lui. Sono più giuste quelle dei delfini perché restano in mare. Hai ragione, Irene, in terraferma cadono sulle mani, sopra il pavimento, oppure dentro un cinema.



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