Magazine Maternità

Storia di Sonia e di Nanetto ciccio

Da Pessimemamme
Giordano è nato il 28 maggio scorso ed io, fresca fresca di libri
sull'allattamento al seno, aiutata anche da un'ostetrica dell'ospedale, lo
attacco al seno.
Lui si mette proprio di impegno e cosa magica, si attacca subito e bene.
Come non sentirsi orgogliose? Ho un bambino bello, sano e pure vorace.
Ed il mio seno? Non vogliamo dire nulla? E' perfetto, guardalo lì, pronto per
dare il nutrimento al mio Nanetto ciccio.
Ogni tanto si stacca, si riaddormenta ed io lo tengo sempre appoggiato, prima
un seno, poi l'altro.
La sera lo riportano al nido....
Torniamo a casa, prima sera: alle 23 dopo essere stato attaccato si appisola.
Ecco, lo metto nella sua carrozzina, "guardalo" dico a mio marito, "ha la
pancina piena ed ora dorme come un angioletto".
Dopo un'ora circa, praticamente inizia ad urlare.
Panico, che avrà? Mia mamma (santa subito!) mi dice di riprovare ad
attaccarlo, che forse ha ancora fame. Ed io subito pronta... però che strano, è
stato attaccato quasi tutto il giorno!
Possibile che abbia ancora fame?
E' possibile si... perchè il mio seno non produceva nulla... assolutamente
nulla....
Alle tre del mattino, riusciamo a trovare una farmacia notturna con il latte
in polvere e finalmente, dopo una poppata di 60cc., Nanetto ciccio si
addormenta.
Al mattino seguente, telefono all'ospedale... hanno un numero riservato ai
problemi dell'allattamento.
La prima risposta che mi viene data è che il bambino non si attacca bene, che
devo insistere e devo bere.
Mi applico subito: Nanetto al seno, bottiglie di acqua accanto... Non gli
permetto di staccarsi dai miei capezzoli (che tra l'altro iniziano a farmi
anche un male cane... non essendoci latte era come un succhiotto continuo).
Alla pomeriggio, stessa scena della sera prima e mia mamma, pratica come
sempre, gli prepara altri 60 cc. di latte in polvere.
Intanto inizio a sentirmi "strana"... ma perchè non arriva il latte?
Comincio anche con impacchi "caldi / freddi", massaggi per stimolare la
lattazione e tutte quelle belle cose che si leggono sui libri.
Acqua e liquidi a non finire...
Niente, ancora nulla... il latte non arriva.
Riesco a farmi dare un appuntamento all'ambulatorio per l'allattamento (e solo
perchè ho alzato la voce al telefono).
L'ostetrica, con fare sufficiente, mi chiede di attaccare il bambino, che non
era possibile che non avessi latte, sicuramente sbagliavo io qualcosa.
Nanetto ciccio, vorace come sempre, si attacca, succhia, stiamo lì più di due
ore... pesata prima e dopo la poppata: 10 grammi di differenza.
Intanto mio figlio inizia ad innervosirsi, a lamentarsi... ha fame!
L'ostetrica, adesso più gentile, mi consiglia di prendere delle bustine...
"vedrai che con queste la situazione migliora", mi dice.
Intanto, presa dalla disperazione, mi attacco anche ai consigli delle nonne:
dai litri di brodo di pollo (non voglio più vedere un pollo in tutta la mia
vita!) ad altre minchiate.
Tutti pronti a prodigare consigli tra i più assurdi, dalla posizione per
allattare, agli alimenti che "fanno venire il latte".
Inizio con le bustine ed effettivamente una minima variazione c'è... aumenta
la montata lattea, peccato che il latte diventa indigesto e Nanetto ciccio
rivomita tutto ogni volta che lo attacco.
Dopo 25 giorni di pianti suoi e miei, stress per entrambi, alla fine (grazie
mamma, se non ci fossi stata tu...) decido di passare all'allattamento
artificiale.
Ed ecco che il mio Tesoro riprende a crescere, a dormire... diventa di colpo
un bambino tranquillissimo, pacioccone... sta bene!
Per qualche mese ho dovuto combattere ancora con chi mi diceva che allattare
al seno era la cosa migliore ed io a dover spiegare che ne ero e ne sono
tuttora convinta... ma se il latte non c'è, ringraziamo che esistono delle
forme alternative.
Mai come nei primi mesi mi sono sentita inadeguata, una mamma imperfetta...
una mamma davvero manchevole nei confronti del proprio bambino.
Scusate se mi sono dilungata... ma purtroppo è una ferita aperta ancora.
Un abbraccio
Sonia

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines