Storia paradossale ; Rinunciano all'alloggio popolare perché non gli piace la disposizione dell' appartamento

Creato il 17 febbraio 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

VITERBO - Erano stati sfrattati per morosità, vivono da tempo in un camper, ma hanno rinunciato all’alloggio Ater che gli è stato assegnato perché preferisce attendere che si liberi un altro dello stesso taglio ma con una diversa disposizione. E’ la sconcertante decisione presa da una famiglia di Tuscania, in provincia di Viterbo. Lo ha reso noto la presidente dell’Ater di Viterbo Maria Gabriela Grassinni, che l’altro ieri si era recata a Tuscania per consegnare le chiavi dell’appartamento al capofamiglia.
“L’alloggio rifiutato – spiega Grassini – è del taglio previsto per i nuclei familiari di quattro persone: due stanze, cucina e servizi, ma è stato rifiutato perché non piaceva loro la disposizione. Siamo profondamente dispiaciuti – aggiunge - perché, insieme al sindaco di Tuscania ci siamo subito adoperati per risolvere il loro problema. Addirittura – sottolinea – il comune, per non farli restare nel camper durante l’ondata di maltempo, li ha ospitati a proprio spese in un ostello”.
L’appartamento rifiutato era stato lasciato libero da una famiglia tuscanese in ottime condizioni.
Secondo quanto si è appreso, non appena entrati nell’appartamento, i componenti della famiglia hanno iniziato a manifestare forti perplessità sugli spazi a disposizione. E’ dopo un breve conciliabolo, hanno comunicato agli esterrefatti presidente dell’Ater e sindaco di Tuscania che preferivano rimanere senza tetto finché non sarà disponibile una casa di loro gradimento.
Per tutti noi – sottolinea Grassini - è stato come ricevere uno schiaffo”.
Ritengo che episodi come questo dimostrino, in modo inequivocabile, che c'è bisogno di una nuova legge di materia di edilizia residenziale pubblica: le Ater non sono agenzie immobiliari, sono aziende che hanno come mission quella di dare una risposta al disagio. E questo richiede, anche da parte di chi entra in graduatoria e si vede assegnato un alloggio, un minimo di disponibilità. Personalmente, mi sto convincendo che la rinuncia a un alloggio Ater debba essere definitiva, con la conseguente esclusione dalla graduatoria. Ma questo è un discorso che riguarderà il futuro e, soprattutto, la nuova legge''.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio Teodoro Buontempo. “Quanto avvenuto a Tuscania – dice - rafforza in noi il convincimento che sia necessaria una nuova legge che regolamenti la gestione e le assegnazioni delle case di edilizia economica e popolare. Legge che stiamo preparando e che presto porteremo in giunta’’.
Buontempo spiega che uno degli articoli del nuovo testo affronta proprio il problema della rinuncia a prendere possesso di un alloggio pubblico da parte di chi ne ha diritto. ‘’Ritenendo ingiusto che chi rifiuta l’assegnazione di una casa pubblica – sottolinea - possa rimanere in graduatoria fino a quando non ne trova una di suo gradimento, come se si trattasse di proprietà privata, venendo di fatto ‘premiato’. Per questo – conclude - la nuova norma cancellerà il diritto a un alloggio pubblico per chi rinuncia, fatti salvi i casi in cui esistano in famiglia problemi di disabilità o malata tRATTO DA http://www.viterbonews24.it 17 Febbraio 2012


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :