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Storie di confine ma neanche tanto

Creato il 06 ottobre 2010 da Wanderer @Inneres_Auge
Storie di confine ma neanche tantoStamattina guardando Agorà (un ottimo programma che vi consiglio quando avete tempo la mattina) sono venuto a conoscenza dell'ennesima brutta realtà italiota. Nel 1970, nel pieno dei moti reggini (quando Reggio Calabria pretendeva di diventare capoluogo), il governo decise di dare un contentino ai calabresi, facendo realizzare dall'azienda Liquichimica un enorme impianto per la realizzazione di mangimi (meglio conosciuto come bistecche al petrolio), il più grande d'Italia a Saline Joniche, frazione del comune di Montebello Jonico. Il Pacchetto Colombo, dal nome dell'allora ministro dell'industria, consisteva nello stanziamento di 300 miliardi di lire per la realizzazione dell'impianto della Liquichimica e per un altro, stavolta meccanico, della EFIM, sempre nella frazione di Saline.. Furono realizzati i giganteschi impianti e perfino un porto privato. Inizialmente furono assunte circa 7500 persone per le quali sembrava che la vita fosse davvero cambiata in meglio. Dopo circa un anno però, il ministero della sanità si rese conto che le bistecche al petrolio costituissero un rischio per la salute: erano cancerogene. La fabbrica di mangimi fu chiusa e tutti i dipendenti finirono in cassaintegrazione: la maggior parte di loro è rimasta senza lavorare ma percependo i soldi dallo stato per tutta la vita. Con il passare del tempo l'impianto cambiò varie volte la proprietà, ci fu un vero e proprio avvicendarsi di cosche mafiose ma gli ex dipendenti non poterono tornare a lavorare.
Storie di confine ma neanche tantoAnche per la EFIM le cose andarono molto male, poichè l'ente era costantemente con il bilancio in rosso e nel 1992 fu sottoposto alla procedura di liquidazione. Un altro dato assurdo di tutta questa vicenda è che per 40 anni lo stato ha continuato a pagare la manutenzione di queste cattedrali nel deserto. Montagne di soldi dei contribuenti letteralmente buttati all'aria. Ed ora la botta finale: la SEI SpA  (società italo-elvetica) sta progettando di realizzare una centrale termoelettrica a carbone proprio nell'area dell'ex Liquichimica.  Una vicenda che c'insegna ancora una volta che la storia insegna ma non ha scolari. Dovremmo imparare dagli errori del passato e invece perseveriamo: chi persevera? I politici e gli industriali senza scrupolo, quelli che hanno continuato ad arricchirsi in tutti questi anni mentre i semplici cittadini percepivano dei soldi senza lavorare costituendo un peso sulla società, una vera e propria piaga. Queste persone raccontano di essere state spesso accusate da i loro concittadini di rubare i soldi allo stato. Una storia assurda ma purtroppo vera che unisce il dramma sociale a quello ambientale. Sono stati creati di veri e propri eco-mostri in uno dei luoghi più belli d'Italia e del mondo. La politica dovrebbe occuparsi anche di queste cose trascurate per decenni, invece si parla sempre di case a Montecarlo, elezioni subito o no, campagne acquisti...http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss

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