Storie di espatriati: un gay in fuga d’amore

Da Koalalondinese @farego

by Koala Londinese on Aug 18, 20134:19 pmNo Comments

Allo  champagne bar é arrivato in sostituzione di uno che ha dato di botto le dimissioni, un altro ragazzo.
Da lontano mi ricorda un pó l’attore inglese Paul Bettany. É alto e biondo chiaro come lui, bianco, e bianchissimo piú di me!

Ha le lentigini appena accennate e due occhi turchesi accesi un pó guardinghi, un pó spauriti. A pausa caffé mi siedo e ordino il mio cappuccino ultra schiumoso, servito in un bicchiere di cartone fuxia … eeee la moda, in questo department store ti tocca essere glam pure mentre ti bevi un cappuccino!

Parla un inglese stentato, e con fare timido ma un largo sorriso mi dice che viene da Praga. Entriamo subito in sintonia io e lui. Lui cosí timido, impacciato, very polite con i clienti ma pure pieno di tic e ansie.

Si guarda sempre attorno mentre asciuga tazze e bicchieri. A un primo sguardo sembra dare un’occhiata ai clienti, ma in realtá é perso in chissá quale mondo o pensiero.

I suoi colleghi che salgono su dal ristorante-chic di sotto per dargli il cambio durante la pausa pranzo, lo sfottono un pochetto. É uno strano, dicono, cordiale sí, ma pur sempre strano!

Qualche volta sparisce per un paio di giorni e qualcuno lo sostituisce, io chiedo di lui, ma loro alzano le spalle, non sanno neanche loro che ha, di tanto in tanto si assenta e saluti.

L’hanno messo allo champagne bar perché parla poco l’inglese, é timido e non ci sa fare molto con i piatti pieni di cibo da servire a sceicchi e ricche signore, quindi vai su a servire tazzine di caffé e the.

Sparisce e ritorna, ritorna e sparisce, ammetto che il Paul Bettany della situazione sembra davvero calzare bene i panni dello “strano” barra misterioso.

Poi piano piano si scioglie, si confida, a bassavoce mi parla dei suoi malesseri, per lui fisici, per me piú mentali. Trema alcune volte mentre pulisce le tazzine, avvampa in volto mentre racconta della fuga da casa, da un padre che non accetta che lui sia … gay.

Alza i suoi occhi turchesi su di me, aspetta un cenno, forse una smorfia di disgusto invece trova il mio sorriso, una scrollata di spalle e un non detto: é ok, no problem mate!
A Praga ha conosciuto l’amore, quello dell’attempato e ben distinto signore inglese che era in vacanza barra lavoro in quella bella cittá. Lo stesso signore ben distinto che di tanto in tanto passa allo champagne bar, e lo saluta senza farsi dare nell’occhio. Quello che lo ha portato a vivere con lui a Londra, una cittá che non é proprio a suo genio.

Lui che ha l’aria e l’etá di un ventenne, mentre il suo uomo invece ha una cinquantina di anni. Paul si sente alcune volte soffocare, dice che secondo lui ha qualcosa nella pelle del viso che non va, io peró vedo solo una pesca bianca di pelle con qualche accennato peletto biondo platino che dovrebbe essere la sua barba.

Mi devo curare dice. Poi scompare. Poi riappare. Scompare e riappare. Finché una mattina chiama dice che non sta bene, non vengo scusate.

Paul sparisce nel nulla. Inghiottito da Londra.

Il giorno prima gli avevo detto sbuffando che dovevo cercarmi di nuovo una stanza in affitto, lui si era subito illuminato, e mi aveva chiesto se poteva accompagnarmi a vedere le varie case/stanze. Io gli avevo detto di sí.

Ho atteso invano che ritornasse allo champagne bar, ma nulla.

Forse Paul si sentiva semplicemente solo lontano da casa sua, forse conviveva con la paura addosso del doverci ritornare e affrontare tutti e tutto, forse voleva lasciare il suo uomo, forse, forse, forse …

Barons Court, cerca casa a Barons Court lí é bellissimo, mi aveva detto poco prima di sparire dallo champagne bar.

Sir Koala ringrazia e saluta.

Tags: Londra, {Sir} Koala Londinese Previous postLa mia prima stanza londinese

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