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Storie di libri (di carta e di ebook)

Creato il 21 gennaio 2014 da Pe
Tutte le statistiche sono concordi nel dichiarare che in Italia la lettura riguarda solo il 46% della popolazione, ma io faccio parte del gruppo di persone che migliora decisamente la media.
Il mio periodo di maggiore voracità di libri è stato da pendolare quando dovevo fare un viaggio in treno di circa tre quarti d'ora due volte al giorno. Il treno era spesso e volentieri in ritardo così ogni libro non durava mai più di tre giorni e le mie visite in biblioteca erano talmente frequenti che ero finita a fare la volontaria per l'apertura una sera a settimana con conseguente vantaggio di leggere in anteprima i libri nuovi.
Dopo l'ultimo trasloco che mi ha permesso di andare al lavoro a piedi o in bici però ho calato un po' il ritmo in parte perché non c'era una biblioteca ben fornita (ha aperto da pochissimo) e in parte per gli ovvi problemi di spazio del monolocale: se Terzani e le Lonely Planet sono intoccabili gli altri sono stati a malincuore venduti, scambiati o lasciati al bookcrossing.
Oltretutto se ci si abitua a leggere in viaggio è una sensazione strana prendere in mano un libro da distesi sul divano. Grazie agli ebook ho invertito la tendenza e sono tornata una lettrice (quasi) onnivora.

Storie di libri (di carta e di ebook)

infografica LTA


Vi spiego meglio perché preferisco gli ebook ai libri cartacei.
  • nessun ingombro: su un ereader è possibile caricare un'intera biblioteca e lo spazio occupato resta sempre quello del dispositivo fisico
  • possibilità di fare ricerche: se leggendo trovo un termine che non conosco lancio dallo stesso dispositivo una ricerca su internet
  • costo: molto più basso, ma anche a disposizione di tutti grazie al file sharing* 
  • gratificazione immediata: se scopro un libro interessante non devo uscire a comprarlo, ma lo scarico immediatamente sul mio computer/tablet
  • segnalibri/note: posso pasticciare i libri come voglio con note, segnalibri, evidenziatori e appunti senza renderlo illeggibile
  • trasportabilità: che sia un tomo pesantissimo o un tascabile pesa sempre e comunque solo quanto il dispositivo fisico
  • passaggio da un dispositivo all'altro: questa caratteristica non so se vale anche per altre marche, ma con Apple se inizio un libro sull'iPhone posso continuare a leggerlo sull'iPad o sul computer e viceversa senza perdere il segno in quanto si riapre esattamente nel punto in cui ero rimasta
  • spazio ad autori ed editori emergenti: l'editoria digitale è un campo in cui non servono costi enormi per entrare, motivo per cui stanno nascendo nuove piccole case editrici ed allo stesso modo i nuovi autori si possono autoprodurre senza spese
  • fumetti & C: in digitale si possono anche leggere fumetti e riviste
  • viaggi: senza le classiche guide pesanti o le fotocopie spiegazzate si viaggia molto meglio anche se in questo caso bisogna assolutamente ricordarsi l'adattatore universale
  • lettura in lingua: per comprare un libro in lingua straniera non è più necessario cercare le poche librerie specializzate, ma basta un click ovunque nel mondo
Per consolare i più tradizionalisti che hanno letto il post fino a questo punto però non prevedo la scomparsa del buon vecchio libro in quanto ci sono ancora diversi volumi pubblicati solo nella versione cartacea come The Culinary Cyclist per il quale sto cercando altri lettori per fare l'ordine cumulativo negli USA.
Comunque, di carta o di bit, per consigli di lettura ed anteprime vi consiglio la rivista gratuita Il libraio che ogni mese propone nuove recensioni e titoli di tutti i generi.
Buona lettura a tutti!
* Sul file sharing: sarebbe meglio acquistare legalmente i file in modo da dare agli autori la giusta retribuzione, ma spesso si trovano ebook allo stesso prezzo della versione cartacea e non è un prezzo equo visto che il costo di produzione è nettamente inferiore. La cultura deve essere accessibile a tutti, soprattutto ai meno abbienti. Le piccole case editrici questo l'hanno capito ed infatti producono buoni ebook al costo di un caffè.

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