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Storie di libri. #libri&decluttering

Da Mcc

In questo maggio della lettura, vorrei dedicare uno spazio a una bella iniziativa che riguarda i libri, la lettura e la condivisione. Lo faccio attraverso le parole dell'ideatrice di Storie di Libri, buona lettura!

Storie di libri che si muovono e ne creano di nuove.

"Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. [...]

E queste preferenze condivise popolano

l'invisibile cittadella della nostra libertà.

Noi siamo abitati da libri e da amici."

Un libro non è un oggetto polveroso, statico, da dimenticare in uno scaffale: appena lo apri prende vita e la sua storia entra in relazione con la storia di chi lo legge e ne inventa una nuova. Ci sono libri che ti cambiano la vita, libri che ti fanno compagnia, libri che leggi "contro voglia", libri che abbandoni dopo le prime pagine, ma nessuno ti lascia indifferente. Qualche libro ti apre una finestra su un mondo sconosciuto, in altri ritrovi il tuo mondo e ti identifichi completamente, ma quando un libro ti conquista, dopo ce ne saranno altri, ed altri ...e anche per questo sarai una persona diversa. La mia parrucchiera (io abito a Terni e lavoro a Perugia), donna generosa, intelligente e sensibile, ha da tempo un piccolo scaffale pieno di libri per favorire lo scambio tra le clienti e rendere più piacevole l'attesa: ma i libri erano, da un po', sempre gli stessi.Ho pensato che fosse un peccato far morire un'iniziativa così simpatica e meritevole e così ho chiesto alle mie amichequalche libro già letto: in breve tempo ne ho raccolti 21 scatoloni! Ho "rimpinguato" più volte il bookcrossing della parrucchiera ma era chiaro che avrei dovuto inventare qualcos' altro, e così ho fatto una ricerca su internet. Mi si è aperto un mondo. Quel libro che aveva smesso di essere desiderato poteva avere una vita nuova e regalare ancora idee ed emozioni. In giro per l' Italia ci sono biblioteche che hanno una rigorosa specializzazione o cronici problemi di spazio, per cui acquisiscono nuovi libri in modo selezionato e mirato, ma tante altre che, complici, in alcuni casi, le ristrettezze economiche in cui versano molti Enti Locali, vedono la donazione da terze persone come una opportunità.

Storie di libri. #libri&decluttering

E così, ad esempio, la Biblioteca Comunale di Terni (BCT) accetta donazioni per incrementare il patrimonio librario, oppure per offrire libri, ad un prezzo simbolico, ai cittadini, utilizzando il ricavato per affrontare spese correnti ( come le fotocopie) per tutto l' anno. Oppure l' Istituzione biblioteca Classense che in parte tiene i libri che riceve in dono e in parte li distribuisce alle biblioteche della Provincia di Ravenna. O anche la biblioteca comunale di Signa (Firenze) che accetta libri in lingua straniera per la nascente sezione in lingua originale. Tutte e tre hanno ricevuto da me uno scatolone di libri, naturalmente dopo aver sottoposto e fatto vagliare loro un idoneo elenco di titoli. Ho scoperto, poi, (e sostenuto) innumerevoli iniziative di volontariato che fanno del libro uno strumento di riscatto, rinascita e integrazione per persone in condizioni di disagio. I progettipiù ricorrenti sono quelli rivolti ai detenuti. Penso all' associazione di volontariato Stella del Mare che con la Caritas Diocesana diPescara-Penne e laCasa Circondariale di Pescara ha ideato a Pescara la "Colletta del Libro". O La Fondazione Guido Piccini per i diritti dell'uomo, da oltre 30 anni impegnata in attività di solidarietà internazionale, che ha promosso, in partnership con alcune Biblioteche del Sistema Bibliotecario Provinciale di Brescia e la Ligue Togolaise des Droits de l'Homme, la creazione di una biblioteca nel carcere di Lomé in Togo lanciando una campagna di donazione di libri in francese raccolti nella sede di Calvagese (Brescia) e poi spediti in Africa. Ma anche le stesse Case Circondariali promuovono progetti per realizzare biblioteche in carcere, come quella di Pistoia con il progetto:" dona un libro per i detenuti". Come dice la scrittrice francese Marguerite Yourcenar "Costruire biblioteche e' come edificare granai contro l'inverno dello spirito". Ho pensato fosse giusto rispondere ad alcuni appelli come quello della Biblioteca provinciale di Avellino per il progetto "Aiutaci a crescere, regalaci un libro" rivolto ai bambini delle scuole elementari o quello del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicoliniche ha chiesto libri in dono, perchè a Lampedusa non esiste nè una libreria nè una biblioteca. Come ignorare la richiesta di aiuto di un'isola che ha fatto della solidarietà la sua missione? Ho trovato angoli imprevedibili per lo scambio di libri nelle sale di attesa di due lavanderie a gettone di Terni, alle fermate del minimetrò di Perugia,alla stazione del treno di Perugia S. Anna, alCentro servizi di Carsulae, ( resti di una città di epoca romana vicino a Terni) dove sta la biglietteria degli scavi. I libri di vecchie edizioni, ma non antiche nè rare, li ho portati alla libreria "Passi Perduti" di Colombella (Perugia) che acquista e vende libri antichi di vario tipo. E' un posto affascinante con proprietari competenti ed empatici. Ogni cosa al suo posto: per il book crossing sarebbero stati libri troppo vecchi e sciupati. Lì hanno rivendicato la bellezza del loro passato! I libri di psicologia sono partiti alla volta della Biblioteca "Silvana Contento" della Facoltà di Psicologia a Cesena della Università di Bologna ed infine, per trovare il posto giusto a quelli di pedagogia ho risposto alla richiesta delloStudioEmPathos di Fenegrò in provincia di Como che offre servizi di consulenza pedagogica e familiare e interventi socio-educativi,

diretto dalla dott.ssa Maria Concetta Carruba che questa esperienza mi ha fatto (virtualmente e piacevolmente) incontrare. Insomma un grande fiume in piena di libri che si è diviso in mille rivoli diversi E tante altre ancora sono le possibilità di incontro che non ho intercettato,di scambi di esperienze, il flusso delle idee in cui si dipanano le iniziative che costruiscono solidarietà e conoscenza. Questa esperienza mi ha fatto riscoprire il piacere di leggere, riorganizzare e "alleggerire" lo spazio in cui vivo, trasformare i ricordi e le emozioni in nuove opportunità per gli altri, come un messaggio in bottiglia che si consegna alle onde del mare. E conoscere meglio una società che vuole diventare comunità


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