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Storie di sesso animalesco #12

Da Leragazze

Storie di sesso animalesco #12

Gli astinenti

A rigor di logica, i rotiferi bdelloidei, dei graziosi, microscopici invertebrati acquatici, non dovrebbero trovare spazio in una serie di post come questa, perché la loro caratteristica principale è quella di non fare mai sesso, di non averlo mai fatto. MAI. Proprio per questo mi intrigano, perciò ne parliamo.

Tanto per cominciare, come hanno fatto a non estinguersi, a sopravvivere per 80 milioni di anni, che è l’età che viene attribuita alla loro specie? Come sono arrivati fino a noi senza il rimescolamento dei diversi corredi genetici che sono il risultato dei rapporti sessuali e che permettono di fronteggiare la continua evoluzione di parassiti e patogeni e le modificazioni ambientali?

Si sono arrangiati, al punto da essere considerati un vero e proprio scandalo evoluzionistico, adottando alcune strategie molto creative per ovviare all’assenza di sesso e dei suoi benefici, almeno di alcuni dico io.

Per rinnovare il patrimonio genetico hanno scelto una strada alternativa e contorta, il trasferimento orizzontale di materiale genico, cioè il passaggio di materiale genetico tra individui appartenenti alla stessa specie o a specie diverse. Niente a che vedere con un bell’amplesso, me lo immagino piuttosto come qualcosa che somiglia a una pomiciata (limonata per i non romani). Si fa qualcosina, non troppo: l’imperativo è rimanere vergini. I rotiferi mi fanno pensare a quelle ragazze di buona famiglia, dai valori saldi, di sani principi, che fanno di tutto meno una cosa. Come quella ventenne preoccupatissima di aver potuto contrarre l’infezione da HIV con un rapporto orale (non una relazione a voce eh!) che aveva praticato a un ragazzo. Quando le ho chiesto se a parte in quell’episodio avesse sempre usato il preservativo mi ha risposto offesa e indignata: “Veramente io sono cattolica praticante: non faccio sesso!” Clinton docet.

Inoltre, invece di combattere i parassiti evolvendo, i rotiferi se ne liberano disseccandosi, in quanto in tali condizioni i parassiti non riescono a sopravvivere. Quindi si lasciano trasportare dal vento, svolazzano nella più completa pace dei sensi, raggiungono altri luoghi, si reidratano e tornano alla loro triste vita senza sesso e alla lotta quotidiana per sopravvivere.

Insomma, qualunque cosa pur di evitare incontri carnali. Chissà che cosa è alla base di tutta questa resistenza. Forse qualche trauma agli albori della specie? Hanno assistito a una scena di sesso tra mamma e papà e ne sono rimasti turbati fino a volerci mettere una pietra sopra? Qualcuno li aiuti! Non sanno quel che si perdono.



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