Magazine Bambini
La scena è questa: io e Cestino ,ore 10:00, al reparto ortofrutta del super vicino casa, lui si è infilato il guanto di velina ed imbusta cose senza senso, ma mi piace guardarlo ed anche se a far spesa così, ci metto il doppio, lo lascio fare. Non è la prima volta che torniamo a casa con un cestino di fragole d'inverno ma a noi piacciono pure!
Tic, tic, tic, tic, qualcosa mi passa vicino e si alza una folata di vento dal profumo dolcissimo.Sarà qualche frutto tropicale? Mi volto e vedo una nuvola di capelli proprio dietro di me, e se dico nuvola, credetemi era nuvola, con quello che porto in testa io, per impressionarmi ci vuole, e lei mi ha impressionato. Si sta rifornendo di pomodori ed insalata, così vestita: pantalone nero lucido seconda pelle (forse anche prima) pieno di luccichini, scarpe, no scarpe no, trampoli è meglio, ma seri eh?! No, non credo un tacco 12 ,molto di più, forse solo il plateau era altezza 12, giuro mai viste scarpe così, non pensavo nemmeno fossero in vendita.Chiaramente si accuccia male tra le cassette, ma di piegarsi sulle ginocchia non se la sente, preferendo un onorevole 90°, i pomodori gli sfuggono di mano e dietro di lei un paio di omini sarebbero pure pronti per mettersi in poltrona con un sacchetto di pop corn in mano, se non avessero vicino le mogli a strattonarli via. Poi improvvisamente si rialza. E' carica di braccialetti e tintinna. Tanto. Sembra di sentire la campanella che il prete suona quando inizia messa.
Si volta ed è bella, veramente bella e giovane.
Una di quelle "strafighe" che ti giri per forza a guardare, anche al reparto ortofrutta, anche se sei donna, se non altro per la scia che lasciano e per il rumore che fanno al loro passaggio.
E' bella e lo sa, si vede da come si muove. Parla a voce alta, altissima, quasi urlata e si rivolge a lei di qualche metro distante, che con il cestello in mano aspetta ad occhi bassi.
E' piccolina, cicciottella e con qualche brufolo di troppo. E' un'adolescente mal vestita. E' sua figlia e più sua madre strilla più lei parla a bassa voce.
Sono un'impicciona e mi metto in ascolto.
"Falla finita mamma ti guardano tutti"...e ancora qualcosa come "Non si viene al supermercato vestita così!" ..."Io mi vesto come ca@@o mi pare!" ...si ha detto ca@@o! e via su questi toni.
Mi hanno fatto compagnia per tutta la spesa e me le sono ritrovata alla cassa che ancora litigavano con lei (la mamma) che sguaiatamente parlava al cellulare con un certo "Gigio"!
Ora io di regola non giudico, non per buonismo eh, ma semplicemente perché a me di quello che fanno gli altri, poco importa, puoi passarmi davanti in mutande che forse io manco ti noto e c'ho già l'esistenza incasinata di mio che mi manca solo di intromettermi in quella degli altri. ho il mio modo di intendere la vita, gli altri avranno il loro, ognuno giusto a modo proprio. Per me puoi pure venire a comprare frutta e verdura vestita come meglio ti aggrada, al massimo sorriderò tra me e me ma nulla più, però se lei si vergogna forse è il caso che ci ripensi e lei, non ce lo dimentichiamo, è tua figlia.
Di sicuro è una mamma giovane, quasi una sorella, e vuole godersi la vita, non si annulla per la famiglia, non dimentica il suo io, non come me che mi sento in colpa anche a farmi una doccia senza loro tra i piedi. Da quando ci sono, io gli ho votato la mia di vita, lei no. E su questo nessuno può dir niente, ma quegli occhi bassi, quell'imbarazzo, quel non sentirsi alla tua altezza, devono dirti qualcosa, per lo meno un po' impietosirti o farti riflettere. Sei bella, credimi, lo saresti anche vestita "normale" forse lo saresti di più, la gente continuerebbe a voltarsi e tua figlia invece di starti lontana di qualche metro, ti sarebbe a fianco. Non la troveresti a sussurrare e nemmeno a guardare in basso ma sorridente e fiera mostrerebbe a tutti la sua mamma meraviglia. Sareste magnifiche sia tra le corsie di un supermercato che a casa con te che le aggiusti i capelli e l'aiuti a crescere. Perché questo è tra i tuoi compiti sai? Sareste madre e figlia, un quadro bellissimo da ammirare e non una caricatura da fumetto.
Spero che ciò che ho visto in realtà sia stato solo una mattinata iniziata male, che non sia la vostra normalità, che ci sia dell'altro, molto più bello dei tuoi capelli, dei vestiti e dei braccialetti che indossavi, spero che le due persone estranee che c'erano li, in realtà siano una famiglia felice e che quello che ho visto sia stato solo una realtà distorta dall'apparenza, spero sia così ... sono certa che sia così ma se mi permetti, un consiglio te lo do lo stesso, che per lo meno ti semplifica la vita: la prossima volta vieni in sneakers, credimi, i pomodori, almeno quelli, ti sembreranno molto più vicini.
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