Che cos’è artventuno.it, presentatosi come voce “fuori dal coro” ma corista e amplificatore del ciellino Federico Fasani, ex assessore perdente alle elezioni e oggi consigliere comunale del nuovo centrodestra, fiero di apparire in foto accanto all’ex presidente della Provincia Massimiliano Salini, oggi europarlamentare grazie al gioco di squadra col ministro dimissionario Maurizio Lupi? Salini, grande sconfitto nella battaglia per l’acqua pubblica, sconfitto lui e la sua idea di società mista già cara al Pd e probabilmente tornata in auge nel centrosinistra renzista. Salini e Formigoni, Lupi e Fasani: ma che bella squadra. Nella foto Roberto Formigoni, tenuto ancora in vita politica grazie anche al Pd.
Artventuno.it è il megafono del Fasani, che certo ha tutto il diritto anzi il dovere di opporsi alla maggioranza, perché di un dominio proprio non c’è bisogno, tuttavia non può sottrarsi alla propria responsabilità: confondere le scelte politiche con i dati tecnici. La giunta Galimberti, che mi guardo bene dal sostenere, ha il compito di prendere delle decisioni. Come spiegato chiaramente dal consigliere socialista Paolo Carletti durante una riunione di commissione Territorio, la maggioranza ha il diritto di tutelare l’ambiente e di togliere quel tratteggio che indicherebbe l’eventuale Strada Sud, e di cancellarla dal Piano di governo del territorio cremonese anche se il costituendo comitato di quartiere di via del Giordano e via Cadore la reclamasse con grande energia. Oltretutto, come spiegato da Francesca Pontiggia (Pd) oltre che dall’assessore Alessia Manfredini (Pd) il biciplan e la revisione della mobilità cittadina possono migliorare la viabilità, messa in difficoltà dal numero abnorme di automobili e di veicoli a motore in generale in un conglomerato urbano fitto di vie strette e palesemente intasato dal traffico, ormai insopportabile. C’è un obiettivo civile dunque: riuscire a cambiare alcune abitudini per liberarsi delle difficoltà causate da una massa abnorme di autovetture private. Non c’è una “soluzione tecnica” nel proporre il biciplan, per quanto confortato da analisi del traffico e studi condotti con metodo scientifico già agli atti del Comune da anni (il Laboratorio Luci ben lo sa, come pure il consigliere Filippo Bonali di Sel): la riforma della viabilità è una scelta politica, di vita, una strategia che si inserisce in una concezione dell’abitare che renda gli spostamenti interni al centro abitato di Cremona più sostenibili.
Dunque noto contraddizione e volontà polemica nelle libere affermazioni del Fasani. Che gongoli il Fasani, che protesti pure il Fasani, viva la libertà di espressione e di critica, senza la quale la noia prevarrebbe. Ma la noia è ancora più pericolosa se il dogma dell’automobile e delle nuove strade a tutti i costi (e che costi pubblici!) non viene mai messo minimamente in discussione. Si contrasti con grande passione il centrosinistra, eccome, ma si aiutino i residenti a muoversi un po’ meglio: forse questo è il vero obiettivo meritevole di impegno. Vincere o perdere le elezioni è così importante, se si resta continuamente imbottigliati nel traffico e nello smog di destra o di sinistra o a 5 stelle? Per ora il Fasani insiste negli annunci, nelle esclusive al suo megafono internetiano. Una controproposta? Biciclette, piste ciclabili – non ovunque in campagna, persino verso o addirittura nelle riserve naturali come da programmi regionali e salinisti) – biciclette e parcheggi, treni e camminate a piedi. Per la gioia del link senza Linke ecco qui
http://artventuno.it/2015/03/anticipazioni-di-fasani-sulla-prossima-bufalacomunale-da-stanare/
«L’annuncio tanto sgangherato quanto ideologico di volere rimuovere dal PGT la previsione della Strada Sud – dichiara oggi il consigliere del Nuovo Centro Destra – sposa perfettamente la retorica ambientale che il Professore ha agitato in campagna elettorale ma pecca di logicità in assenza di una alternativa volta a risolvere i gravi problemi di Via Giordano». «Dicono di avere la soluzione – aggiunge –. Bugia. Ma noi non ci fermiamo, sarà la prossima bufala che sveleremo».