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Strade.

Creato il 04 febbraio 2013 da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

Sensazioni perdute, forse solo immaginate.

Quanto amore, quanto amore.

Sorrisi radiosi che mi si dipingono sul viso

e una voglia di scoprire che mi assale.

Una ventata di vita ogni volta che mi osservi

con quello sguardo sorridente.

E la città che scivola via,

intorno a noi,

mentre la lasciamo indietro,

correndo in avanti, in direzione del sole che tramonta.

E io accarezzo l’aria chiudendo gli occhi e mi sento

mi sento…

mi sento…

totalmente libera, colma d’amore.

Per questa vita,

questa città,

per i miei occhi,

per i tuoi,

per te.

E vorrei che la strada non finisse mai,

che non ci fosse più un punto in cui arrivare

e fermarsi.

Tutto si riavvolge, come un nastro mandato all’indietro, ogni volta che

i freni stridono;

e non mi capacito più di chi ero il giorno che mi hai incontrata.

Quelle sensazioni, ora, sono lontane mille anni,

tutto quel distorto dolore,

che hai spazzato via con un sorriso gentile.

Tutte quelle catene, quel mondo che vorticava e cadeva a pezzi.

Chi avrebbe potuto sognare una cosa del genere?

Io?

Qui?

Proprio qui, adesso?

La me che sorride, che guarda la città scorrere con la faccia nel vento e si sente felice come una bambina?

La me che si sente a casa ogni volta che torna?

Una ragazzina felice e piena di sogni, che ha imparato ad arrossire violentemente.

E forse quelli che incrociamo lungo la strada si chiedono perché,

perché quella ragazzina coi capelli rossi sta sorridendo così tanto, perché ha un’aria tanto felice.

E io vorrei rispondergli: perché sono viva, perché sento il vento sulla faccia, perché ridiamo, perché c’è un bel cielo al tramonto, perché la strada è magica, perché, perché…

Strade.

Portano ovunque,

dappertutto.

Vicino, lontano.

Corrono dritte, fanno giri e percorsi a spirale.

E quale sia la mia io ancora non lo so, non l’ho capito.

Ma so che da qualche parte, lungo la via del dolore e dell’abbandono, dovevo incontrare qualcuno che mi restituisse la vita che avevo perso lungo il cammino.

E qualcuno ho incontrato.


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