Magazine Cinema

Strade perdute

Creato il 30 maggio 2014 da Fabio Buccolini

Strade

Dunque cari lettori, dopo la recensione di Eraserhead ora analizzerò per voi Strade Perdute, al quale seguiranno Mulholland Drive e Inland Empire.

Per questo film scrivere la trama è ancora più inutile di Eraserhead, anche perchè qui la destrutturazione è molto, ma molto più marcata e imprevedibile,  e inoltre la spiegazione che seguirà riguarda chi ha già visto il film, e a chi non lo avesse ancora fatto consiglio di farlo, o rischiate di rovinarvi un gran capolavoro; comunque per correttezza, se ci fosse qualcuno che non la conoscesse e volesse saperla, farò un copia-incolla da wikipedia, dove ho visto che a grandi linee  è scritta pressappoco per intero,  chi già la conosce può tranquillamente saltarla.

Fred Madison risponde al citofono di casa sua e sente le parole “Dick Laurent è morto” – la reazione di Fred mostra che questo misterioso messaggio non sembra dirgli nulla. Fred è un musicista jazz che sospetta sua moglie Renee di tradimento. La coppia condivide una relazione tesa che porta Fred vicino ad un crollo mentale.

Una mattina i Madison trovano un pacco fuori dalla loro casa. Al suo interno una videocassetta mostra una ripresa dell’esterno della casa. Il filmato termina mostrando la loro porta di casa. Licenziata la cassetta come “una pubblicità di qualche agente immobiliare”, la coppia ne trova una seconda il giorno successivo. Questo video è più lungo del primo e mostra la videocamera entrare nel salotto dei Madison, e poi nella loro camera da letto, dove Fred e Renee vengono ripresi nel sonno.

La polizia è incapace di risolvere il mistero, non ci sono serrature forzate in casa. La stessa sera Renee porta Fred ad un party a casa di Andy, con cui sembra ovvio Renee abbia una relazione sessuale. Mentre Renee si diverte con Andy, Fred incontra un uomo, identificato poi soltanto come Uomo Misterioso – un individuo con una strana pelle pallida che inizia una conversazione estremamente criptica con Fred (che ha già visto il volto dell’uomo precedentemente in un’allucinazione). L’Uomo Misterioso chiede a Fred di chiamare casa propria, per dimostrargli che si trova lì nello stesso istante in cui gli è di fronte. Fred fa la chiamata e prima che possa chiedergli come sia possibile per lui essere in due posti diversi e come ha fatto ad entrare in casa sua, l’Uomo misterioso se ne va.

Scioccato da quello che sta accadendo, Fred porta Renee a casa per controllarla. La casa, che di giorno appare un capolavoro architetturale di corridoi e muri obliqui, diventa angosciante ed oscura di notte. Fred entra in un corridoio oscuro, lo percorre e scompare.

La mattina dopo, Fred trova un’altra videocassetta fuori dalla sua casa. Sembra identica all’ultima ricevuta, ma il filmato mostra la videocamera entrare in camera da letto, Fred è ripreso sul pavimento accanto al corpo smembrato di Renee, Fred non capisce cosa stia accadendo e si ritrova in una stazione di polizia dove un detective lo sta picchiando, chiamandolo assassino.

Fred viene incarcerato per l’omicidio di Renee, che non si ricorda di aver commesso. In prigione soffre di tremendi mal di testa ed incomincia a crollare. Durante una delle sue notti insonni, Fred soffre una strana crisi e al mattino seguente si è “trasformato” in un giovane di nome Pete Dayton. La polizia è sbalordita, sconvolta e incerta su come abbia fatto Fred Madison ad evadere da una prigione di massima sicurezza e su come Pete Dayton sia finito nella sua cella. Dato che Pete non ha commesso nessun reato, viene rilasciato e torna a casa dai suoi genitori – nonostante una pattuglia della polizia lo segua costantemente.

Pete torna all’officina dove lavora come meccanico, e dove scopriamo essere il meccanico preferito di Mr Eddy, un gangster del posto. Uno dei poliziotti che tampina Pete riconosce Mr Eddy con un altro nome – Dick Laurent.

Laurent torna all’officina di sera con la stupenda Alice, che Pete nota immediatamente. Lei torna in seguito sul posto più tardi la stessa notte, da sola, e i due incominciano a frequentarsi.

Appare ovvio che Pete soffre di uno stress psicologico simile a quello che aveva afflitto Fred; non ha nessun ricordo dell’incidente che lo ha portato a finire nella prigione (al contrario dei suoi genitori, che però si rifiutano di raccontarglielo), sta ingannando la sua fidanzata (che lo lascia) e Laurent ha manifestato con violenza che sospetta qualcosa tra lui e Alice. Alice rivela a Pete che è coinvolta nella pornografia per colpa di Laurent, e organizza un piano con Pete per poter scappare e sottrarsi alla vendetta di Laurent. Il piano prevede di aggredire Andy, già amico di Renee all’inizio del film, derubarlo, ed infine vendere la refurtiva ad un ricettatore amico di Alice, ottenendo così i soldi per iniziare la loro vita insieme.

Dopo aver ricevuto un’intimidazione omicida di Laurent al telefono – che include un breve inquietante monologo dell’Uomo Misterioso – Pete va all’appartamento di Andy come organizzato, contrariamente al previsto però durante la colluttazione con Andy quest’ultimo rimane ucciso. Quindi Pete scappa assieme ad Alice con la refurtiva (non prima che soffra di visioni tremende in cui Alice lo tradirà).

I due viaggiano in macchina nel deserto, dove Alice dice che si incontreranno col ricettatore. Raggiungono una piccola casa, ma al suo interno non c’è ancora nessuno. Alice e Pete fanno l’amore appassionatamente, ma nell’apice del climax Alice sussurra le parole “non mi avrai mai” all’orecchio di Pete, prima di alzarsi in piedi ed entrare all’interno della casa.

Quando Pete si rialza, scopriamo che si è trasformato di nuovo in Fred Madison. Fred entra nella casa, dentro cui si trova ora l’Uomo Misterioso, che gli confessa che quella donna non è Alice, ma sua moglie Renee.

Volendosi vendicare su Laurent per il suo coinvolgimento con Renee/Alice, Fred va all’hotel dove la coppia sta condividendo una stanza. Appena Renee/Alice lascia la stanza, Fred entra e picchia Laurent, per poi chiuderlo nel portabagagli della sua auto. Fred torna a guidare nel deserto, si ferma e libera Laurent dal bagagliaio per ucciderlo. Nella colluttazione tra i due provvidenziale è l’intervento dell’Uomo Misterioso, che mette un coltello nella mano di Fred consentendogli di tagliare la gola di Laurent. Quindi, lo stesso Uomo Misterioso dà il colpo di grazia a Laurent, sparandogli. Fred torna poi alla sua casa, dove suona il citofono e, quando qualcuno apre il ricevitore, sussurra “Dick Laurent è morto”. Allontanandosi da casa sua sopraggiunge una macchina della polizia che dà inizio ad un inseguimento stradale. Il film termina con Fred inseguito lungo un’autostrada da diverse auto della polizia – Fred ha un’altra crisi, simile a quella vissuta in prigione, e inizia a muoversi convulsamente, mentre il suo volto inizia a deformarsi la pellicola termina e la scena fa posto ai crediti di coda.

Allora, iniziamo partendo dal descrivere gli eventi nel giusto ordine della linea temporale: Fred Madison (Bill Pullman) è un musicista jazz sposato con Renee (Patricia Arquette), e un giorno scopre che la moglie lo tradisce con il losco Dick Laurent e con il regista di film porno Andy (che lei stessa già conosceva poichè  in passato ha probabilmente girato con lui qualche film). A quel punto, distrutto dalla collera, prima uccide gli amanti, poi la moglie stessa, viene scoperto dalla polizia, arrestato, condannato a morte per mezzo della sedia elettrica, e nel bel mezzo dell’esecuzione, mentre sta per morire, semplicemente sogna, e sogna di essere qualcun altro, Pete Dayton.

Ciò che vi ho appena descritto sono gli eventi “reali” per così dire, ora analizziamo il sogno.

Pete (che viene ritrovato nella cella al posto di Fred) rappresenta ciò che il jazzista vorrebbe essere: non sta per morire inazzitutto, ha un grande successo con le donne (mentre Fred è impotente), è portato per i lavori manuali (meccanico), gestisce lui la relazione con Renee (che nell’inconscio  di Fred cambia nome, è Alice), è lui a “fregare” la moglie a Dick Laurent (nella realtà è il contriario).

Dick Laurent (Eddie nel sogno) rappresenta invece la sua parte razionale, la parte dell’inconscio che esercita l’autocontrollo, la ragione che regola l’istinto, possiamo chiamarla Super-Io se volete, per rifarci a Sigmound Freud e semplificarci le cose, e questo lo si capisce da diversi fattori: avverte Pete di stare lontano dalle donne degli altri, o si procurerà solo guai; non supera il limite di velocità quando prova la sua auto, ma solo quando deve rincorrere l’autista sconsiderato, e per educarlo sulle regole della strada lo picchia anche; perfino quando telefona a Pete, non è lui direttamente a minacciarlo, ma passa il telefono all’uomo misterioso con la faccia bianca, che rappresenta invece il puro istinto, l’Es per citare ancora Sigmound Freud, quello che effettivamente ha ucciso tutti.

Quando per la prima volta Fred lo incontra alla festa organizzata da Andy, lui gli dice che si conoscono già, e che ora è a casa sua:  da qui capiamo che la festa è solo immaginaria, insita nella mente di Fred; il jazzista in quel momento ha già ucciso sia Dick che Andy, e ora è a casa a uccidere sua moglie; Fred odia le telecamere, a detta sua perchè preferisce ricordare le cose a modo suo, e non come sono realmente avvenute, così i primi 2 filmati con la camera a mano che la polizia vede è lui stesso a farli, nei panni dell’Istinto, in stato di semi-incoscienza, mentre il terzo filmato è solo una sua proiezione mentale (solo lui lo vede).

All’inizio del film c’è uno sdoppiamento di personalità, immagina di parlare con se stesso al citofono: quando ciò avviene, lui ha appena ucciso Dick Laurent, “Dick Laurent è morto”, il Super-Io è morto, ora è solo istinto.

Nel sogno frequenti sono i rimandi alla realtà: la moglie a casa di Andy, dopo che Pete dice: “L’abbiamo ucciso”, risponde “Tu l’hai ucciso”, oppure quando la vede come flashback in una camera da letto sempre della stessa abitazione, che gli dice:” Volevi chiedermi perchè?”, riferendosi alla ragione dei suoi tradimenti, oppure i fulmini che ogni tanto compaiono sulla scena e i frequenti sanguinamenti dal naso, segno che la sedia elettrica è in funzione.

Nei panni di Pete è completamente ignaro di ciò che gli è successo prima che i poliziotti lo hanno trovato in cella e rilasciato;  i suoi genitori sanno tutto, ma quando lui glie lo chiede, dicono che non possono rispondere, se rispondessero crollerebbe tutto il castello che il nostro protagonista si è costruito, e tornerebbe alla realtà, alla paura, poichè nella realtà lui sta per morire.

La scena finale, con lui che torna nelle sembianze di Fred e scappa dalla polizia, è anch’essa solo immaginaria e parte del sogno, alla quale dopo segue quella che sembra essere  un’altra trasformazione (con lui che si dimena alla guida della sua auto e del fumo gli esce dalla testa prima dei titoli di coda),  ma che non lo è: in realtà rappresenta la sua fine, la sedia elettrica ha terminato il suo compito.

EDOARDO ROMANELLA

 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :