L’America piange 20 bambini uccisi a scuola dalla mano armata di un ventenne che dopo la carneficina si è suicidato.
La scuola elementare di Newtown palcoscenico della furia omicida di un ragazzino armato fino a denti, almeno due pistole e un fucile, che ha vomitato il suo disagio, i suoi problemi, o forse qualcosa di più grave, su anime innocenti – bambini tra 5 e 10 anni – che non avranno mai un futuro, e i loro genitori che vivranno per sempre forse con un senso di colpa, certamente ingiustificato, vittime anche loro, ma che porteranno un macigno, composto da rabbia-rimorso-rimpianto, interiore per sempre dentro se stessi.
Solo chi ha figli forse può capire davvero…
Le parole in questi momenti sono inutili, anzi rischiano di peggiorare le cose, per le vittime, per le famiglie, per chiunque abbia cuore e coscienza e si sia commosso nell’assistere incredulo a questa tragedia e non chieda altro che il silenzio ad onorare e ricordare le vittime.
L’America però oltre a piangere, oltre ad additare il colpevole, deve interrogarsi e trovare risposte immediate!
Non sarebbe forse il caso di cominciare a rendere molto più difficile per tutti, a cominciare dai ragazzini, la possibilità di comprare, di arrivare ad impugnare un’arma?
Un passo che forse da sé non sarebbe sufficiente a rendere il Paese più sicuro o ad evitare completamente tragedie simili, ma forse aiuterebbe ad evitare di dover piangere ancora la morte di altri bambini innocenti…
nanni