“E’ in corso il dramma. La nostra lotta contro i trafficanti continua in modo costante e coordinato. Deve essere fatto di più. Ogni vita perduta è una di troppo”. Questo il Tweet del commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos che commenta la strage di migranti morti per il freddo nel Canale di Sicilia.
Malgrado tutto però il Viminale non cambia idea: si va avanti con l’operazione “Triton” che prevede 25 tra navi e motovedette che si muoveranno solo in caso di grave pericolo perché la loro presenza in acque internazionali o addirittura di fronte alle coste libiche e turche “rischia di incoraggiare le partenze” come hanno ribadito nel corso dell’ultima riunione anche i vertici di «Frontex», la struttura dell’Unione Europea che ha il compito di pianificare le politiche dell’immigrazione.
I dati, però sconfessano la scelta: ad oggi si sono verificati il 60% in più di sbarchi
e di migranti rispetto al 2014 e la situazione di incertezza politica in Libia fa prevedere che nei prossimi mesi, probabilmente già nelle prossime settimane, il numero degli arrivi potrebbe continuare ad aumentare.