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Strage di Sant’Anna senza colpevoli per la giustizia tedesca.

Creato il 02 ottobre 2012 da Freeskipper
Strage di Sant’Anna senza colpevoli per la giustizia tedesca. Anziani, donne e bambini, il più piccolo aveva solo 20 giorni: un crimine contro l'umanità. 560 italiani trucidati in poco meno di tre ore nel modo più barbaro dai soldati tedeschi, il mattino del 12 agosto 1944, a Sant'Anna di Stazzema. A distanza di 67 anni la strage di Sant’Anna desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della storia dell'umanità, la barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della libertà: un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati. Ma secondo la magistratura tedesca non ci sono abbastanza prove che ciascun imputato abbia partecipato alla strage e così, grazie alla sconcertante magnanimità della Procura di Stoccarda, la certezza che i responsabili di quell'eccidio non pagheranno mai!!! Insomma una strage senza colpevoli per la giustizia tedesca, come se la storia si potesse archiviare così, senza un processo. In Italia, invece, il processo agli ex componenti ancora vivi della 16esima divisione corazzata “Reichsfuehrer SS” c'è stato e si era concluso con condanne all’ergastolo. Ma la Germania di oggi, la repubblica federale libera, ricca, democratica, opulenta e dispotica, insomma la padrona assoluta ed incontrastata dell’Europa Unita, quella che impone e dispone per tutti noi, ha archiviato l’inchiesta nell’armadio della vergogna, sbattendo la porta in faccia a quelle povere vittime barbaramente trucidate! La Procura di Stoccarda, dopo un’inchiesta di 10 anni, ha deciso che non saranno processati gli otto ex membri delle SS 'sospettati' di aver preso parte al massacro di Sant’Anna. Si legge nella motivazione “dato che non è più possibile stabilire il numero esatto delle vittime considerato che nella regione si trovavano anche numerosi rifugiati di guerra provenienti da altre zone e per l'assenza di prove documentali comprovanti la responsabilità individuale dei 17 accusati ancora in vita”. Un modo decisamente sbrigativo e sommario per cancellare un eccidio dalla violenza inaudita che  ancora oggi grida giustizia!

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