Magazine Scienze
Comunicato URGENTE all' Attenzione
di mezzi di informazione, enti pubblici di sorveglianza e amministrazione competenti,
della Provincia di Lecce e della Regione Puglia
da
Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
6 giugno 2011
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Strage d’olivi nel cantiere degli errori tecnico-amministrativi!
Nell’allargamento della Strada Maglie-Collepasso già una decina di alberi d’olivo sono stati segati di netto senza pietà alcuna!
Si teme ora per decine di altri alberi già segnati di rosso ai margini della strada!
Ma a rischio anche rare preziose Querce caducifoglie autoctone, un raro albero di Azzeruolo (Crataegus azarolus L.), un frutto antico, diversi altri alberi da frutta e alcune tamerici!
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APPELLO URGENTE alle autorità competenti, a partire dalla Forestale fino al NOE dei Carabinieri, passando dalla Polizia Provinciale, perché effettuino subito dei sopralluoghi per appurare quanto accaduto e fermare l’ ulteriore strage che si preannuncia!
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La Provincia di Lecce intervenga subito per approntare le operazioni di espianto-trapianto e ripiantumazione in loco, poco distante, di tutti gli alberi ubicati nelle aree di ampliamento della strada, non ovviamente solo d’olivo, ma anche di quercia, di altre essenze e di quelli da frutto, come l’Azzeruolo, alto circa 4 metri e simile al biancospino per gli inesperti, così come delle vive ceppaie d’olivo, con il loro apparato radicolare, degli alberi già vilipesi dalla sega elettrica, ma che possono ancora rapidamente pollonare con forti getti di rapida crescita, se trapiantati come necessario!
Vigili con urgenza la Regione Puglia, con i suoi Settore Foreste, Assessorato all’ Ambiente e Assessorato all’ Assetto del Territorio: una ben precisa legge regionale tutela gli alberi d’ulivo, e ne regolamenta gli espianti, ma in più il tutto sta avvenendo in un’area dove la Regione ha anche previsto e iniziato a tutelare il Parco dei Paduli - Foresta Belvedere!
Si tratta del tratto della SP 361, la strada provinciale Maglie-Gallipoli, posto poco oltre l’incrocio con la strada Cutrofiano-Supersano, proseguendo in direzione Collepasso e quindi Gallipoli. Paion lavori di allargamento della carreggiata e rettificazione della curva. Nulla da eccepire su tutto questo, che risponde a legittime e sempre auspicabili operazioni volte alla massimizzazione della sicurezza e scorrevolezza stradale, fermo restando che la riduzione della velocità, e l’aumento dell’attenzione del guidatore durante la guida devono essere gli scopi principali da perseguire col massimo impegno per la riduzione vera e drastica della dolorosissima piaga sociale degli incidenti automobilistici!
Ma poiché la rimozione degli alberi nei tratti in cui dovrà essere allargata la carreggiata è un’operazione agronomica di buona tecnica ecosostenibile, etica, da perseguire scrupolosamente in qualsiasi cantiere, tanto più se per opere di pubblica utilità, come nel caso in oggetto, quanto sta avvenendo, e che ci è stato denunciato da nostri attivisti che ci hanno fornito anche documentazione fotografica, poi verificata con un nostro sopralluogo, è inaccettabile, inaudito ed intollerabile, e getta inevitabilmente sinistre ombre su tutta l’operazione cantierizzata, nonostante i buoni auspici delle motivazioni di fondo.
I tagli, raggiunto da Maglie l’incrocio con la Supersano-Cutrofiano si osservano sulla destra, poco oltre il guardrail, dopo aver percorso poco più di 900 metri. Un intero filare di olivi ridotti a colletti basali sporchi di segatura! Alberi segnati di rosso ai margini della strada, prossimi al rischio di taglio, si osservano già poco dopo aver superato l’incrocio. Un gruppo di alberi d’olivo poi dove le operazioni di movimentazione terra son state maggiori, e forse a più immediato ancora rischio di taglio, son posti sulla sinistra della strada, nel tratto posto tra 900 e 1400 m dall’incrocio.
Percorsi circa 300 metri, da primi olivi tagliati, segnalati sulla destra della strada, le Querce a foglia caduca, (relitti botanici preziosissimi della Foresta Belvedere d’un tempo, per la sua ricostruzione e riforestazione a partire dal germoplasma locale), e che rischiano l’abbattimento, son sulla sinistra, sempre poco oltre il guardrail, in corrispondenza di una svolta sterrata sulla sinistra, che conduce a Masseria Padula e a Masseria Macrì, nella vallata dove esisteva il Lago Sombrino, oggi purtroppo regolarmente fatto prosciugare dall’uomo, ormai da oltre cento anni, tramite pozzi e canalizzazioni artificiali, vanificando l’opera della natura e della pioggia, che lì formava un lago dall’immensa biodiversità, tanto che vi sostava una nutrita colonia di Pellicani, oltre che Cigni, Gru e Cicogne, ancora nella prima metà dell’ ‘800! Un lago che in seno al Parco dei Paduli deve essere fatto rivivere, con la sua immensa biodiversità originaria.
Osserviamo che questo di giugno non è neppure un mese adatto per operazioni di potatura e trapianto di questo piante. Occorre attendere almeno l’autunno! La natura del locale profondo suolo sabbioso-argilloso rende estremamente semplici le operazioni di sradicamento con zolla degli alberi ed il loro trapianto in massima probabilità di attecchimento, anche delle ceppaie, come in questo caso per gli alberi amputati del loro tronco!!
Nell’eventualità che le operazioni di infrastrutturazione e ammodernamento stradale in corso dovessero interessare anche l’incrocio con rotatoria canalizzata, poco distante, all’ intersezione tra la Strada Maglie-Collepasso (SP 361) e la strada Cutrofiano-Supersano: chiediamo che le medesime cure siano ovviamente applicate a tutti gli alberi ed arbusti in essa oggi presenti, nelle sue isole spartitraffico, poiché essenze della macchia mediterranea, (Pini domestici, Cipressi mediterranei, Palma nana mediterranea, Oleandri), pertanto esemplari da lasciare in loco o da trapiantare, se indispensabile con le stesse accortezza e cure agronomiche bel tempo, nelle campagne immediatamente prossime!
Ci auguriamo che per le rotatorie, a partire da quelle lungo queste arterie stradali, ricadenti nel Parco naturale dei Paduli, fino a tutte le rotatorie, o comunque isole sparti-traffico, o margini stradali, la si smetta una buona volta di speculare e sperperare denari pubblici autorizzando alla piantumazione di piante alloctone, come palme esotiche, che abbisognano poi di sistemi di irrigazioni dispendiosi, e di cure agronomiche notevoli, e che si son rivelate, già ovunque nel Salento, interventi disastrosi sui quali però nessuno indaga e tanti si arricchiscono, a scapito del nostro paesaggio!
La rotatoria in oggetto, ubicata nel centro del Parco Paduli, mostra invece come l’uso di piante autoctone mediterranee permette, con cure minime, o nulle, eccezion per qualche sfoltimento dei cespugli e sfasciamento dell’erba di tanto in tanto, di avere, senza neppure alcuna innaffiatura artificiale a regime, e dunque a costi bassissimi, visto anche il basso costo delle piante locali, interventi altamente decorativi, ben naturalizzati e rispettosi dell’identità dei luoghi!
Anche per tutto questo, oltre a chiedere l’urgente intervento della Provincia di Lecce, chiediamo l’intervento della Regione Puglia.
La strada in questione attraversa il Parco Paduli-Foresta Belvedere assunto a progetto pilota con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 ottobre 2009, per l'applicazione dei principi del PPTR, il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, per buone pratiche di paesaggio in seno al PPTR; principi di tutela, massima salvaguardia e ripristino delle antiche suggestioni rurali e naturali del paesaggio a 360°. Non solo, l’area Paduli fu già individuata dalla Provincia di Lecce, come luogo da sottoporre a massima protezione paesaggistica nel cuore di un Salento meritevole tutto comunque di protezione e cura, questo quanto legiferato con l’adozione, all’unanimità, del PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, già nel marzo del 2008, con l’attuale presidente Antonio Gabellone, all’epoca proprio membro consigliere della Commissione Ambiente della Provincia di Lecce.
Chiediamo pertanto di sapere da Provincia e Regione se si è approntato il progetto cantierizzato di ampliamento al fine di un restauro paesaggistico dei margini stradali, con eventuali bassi muretti a secco, o con il rifacimento delle canalizzazioni in terra, (che ora si sono per un tratto già sventrate con atterramento dei bellissimi canneti ricchi di macchia mediterranea), ai margini del nuovo tracciato stradale. Rifacimenti di canali che, per quanto detto, non devono essere assolutamente cementificati, ma ad alveo rigorosamente naturale in terra, e rinforzo, ove necessario, a pietra a secco, e con piantumazione lungo i margini di piante igrofile quali i Pioppi neri ad esempio, presenti poco prima verso Maglie, e consolidanti gli argini terrosi dei canali bordanti le strade e non nell’area acquitrinosa Paduli, o altre piante a tale scopo ottenute da semenze autoctone del Parco Paduli, come Olmi campestri, Pioppi bianchi, Salici bianchi, e Frassini ossifilli, che l’Orto Botanico Universitario di Lecce sta ripropagando con accortezza scientifica e che sarebbe opportuno consultare, così come il CFS, il Corpo Forestale dello Stato, per tutti gli impianti di verde stradale da effettuarsi sempre nel Salento, d’ora in avanti, con piante autoctone mediterranee!
Chiediamo anche che le eventuali porzioni di strada attuale che non dovessero essere soprapposte al nuovo tracciato non rimangano terra degradata di nessuno e dell’abbandono, come spesso accade, finendo per accogliere inevitabili discariche a cielo aperto. Chiediamo pertanto che si appronti, già nei lavori di primo cantiere, la loro bonifica con rimozione dell’asfalto e del cemento e altro rifiuto stradale, con ricostruzione del suolo agricolo-naturale, naturalizzando il sito.
Tutte queste opere non rappresentano costi aggiuntivi, ma costi primari da poter sostenere, se si vuole procedere alla realizzazione di opere che vogliano fregiarsi del titolo di “pubblica utilità”!
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Info:
Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
rete coordinativa d’azione apartitica di associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenziali
sede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttiva
c/o Ospedale di Maglie "M.Tamborino"
Via N. Ferramosca, c.a.p. 73024 Maglie (LECCE)
E-mail: [email protected] , [email protected]
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