Strage in mare. I responsabili? La Lega, la politica e anche la Kyenge.

Come al solito, quando cominciamo a contare i morti restituiti dal mare nel sud della nostra penisola, quei morti di disperazione e di speranza, comincia sui mezzi di informazione, sulla rete e sui social network il teatrino delle ovvietà, dell’ipocrisia e della banalità ma anche della cattiveria, della stupidità e del qualunquismo più becero e ottuso. Per questo volevo evitare di trattare l’argomento dell’ennesimo orrida strage del mare di Lampedusa, ma leggendo e ascoltando le enormi idiozie infarcite di nazismo malcelato sparate dalle solite camice verdi, il cui colore rappresenta al meglio il marciume delle loro menti e dei loro cuori, non riesco a trattenermi.

La colpa è della Kyenge, dicono gli inutili idioti della Lega. E in questo non hanno torto: la Kyenge, in questi mesi in cui ha ricoperto il ruolo di ministro, è stata molto occupata a coltivare la sua immagine di donna controcorrente, baluardo estremo contro i razzismi di italica fattura, macinando ius soli, astratti principi di integrazione, problemi sublimati di accoglienza ma nulla e proprio nulla ha fatto per modificare la situazione degli immigrati e, soprattutto, per innescare una nuova politica dell’immigrazione concertata con l’Europa che veda l’aprirsi di corridoi umanitari appositi in relazione alle nuove e frequenti crisi internazionali ultima delle quali quella siriana. La Kyenge era troppo occupata a pavoneggiarsi degli insulti dell’insulso Borghezio e dei suoi pari per muovere un solo dito e fare qualcosa di concreto, diverso dalle stupidaggini che fin’ora ha detto.

Ma per il resto la Lega e tutti i soliti qualunquisti fascisti nazisti ipocriti sepolcri imbiancati, che plaudono alla morte dei migranti in mare e poi si battono il petto davanti agli altari per aver bestemmiato alla partita, hanno torto. Dimenticano che l’attuale legge sull’immigrazione, ancorchè con le modifiche volute dal loro nuovo capo e guida Maroni, porta il nome di Bossi (e Fini). Dimenticano che è una legge incompleta, sbagliata, in odore di incostituzionalità, in molte parti disumana, e che proprio questa legge è concausa di quanto accade nel mare davanti Lampedusa. Non capiscono che occorre una politica completamente diversa per l’immigrazione, che è necessario accogliere e non condannare a morte i migranti, ma prima ancora intervenire presso i Paesi di provenienza per fermare il flusso rimuovendone le cause, con interventi che vanno studiati e programmati insieme a quell’Europa che, in questo campo, fin’ora non ha fatto nulla.

Ma l’Europa andrebbe anche stimolata, sarebbe opportuno proporre progetti e spingere per farli acquisire da tutti gli Stati membri in modo da essere incisivi sulle cause del fenomeno e non tamponarne gli effetti. Questa politica è sempre mancata a tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, governi in cui c’è stata la Lega e c’è stata la Kyenge, in cui destra e sinistra si sono succeduti in atteggiamenti di menefreghismo e ipocrisia, piangendo lacrime di coccodrillo nell’immediato momento successivo alla strage per poi tornare ad occuparsi d’altro. Proponga soluzioni la Lega invece di alzare il dito verso colpevoli tra i quali dovrebbe annoverare anche se stessa.

Luca Craia