Magazine Scienze
- Utilizzando i dati di XMM Newton in combinazione con radiotelescopi terrestri, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto una pulsar che cambia “personalità” in pochi secondi, passando da uno stato dominato da impulsi di raggi X a un altro caratterizzato da regolare emissione radio. La scoperta su Science. Rappresentazione artistica di una pulsar Proprio come un camaleonte,
la pulsar PSR B0943+10 può cambiare completamente aspetto (e in un certo senso personalità) nel giro di pochi secondi. Peccato che si tratti di un oggetto di massa pari a 10 volte quella terrestre, e questo trasformismo in un corpo celeste così grande è più sorprendente, tanto da mettere alla prova le attuali teorie sulle pulsar, e sulle magnetosfere dei corpi celesti in generale (perché è proprio lì, nella magnetosfera, che avvengono i rapidi cambiamenti in questione). La ricerca è stata guidata da Wim Hermsen dell’Istituto olandese per la ricerca spaziale e l’Università di Amsterdam e appare sulla rivista Science. Gli scienziati hanno studiato una particolare pulsar chiamata PSR B0943+10, una delle prime ad essere scoperte. E’ caratterizzata da impulsi radio che cambiano nella forma e luminosità ogni poche ore, con alcuni cambiamenti che avvengono anche nel giro di circa un secondo. Quello che gli astronomi hanno scoperto è che l’emissione in raggi X cambia sì comportamento assieme alle emissioni radio, come ci si aspettava. Ma nel momento in cui il segnale radio diviene più forte, i raggi X diventano deboli, e al contrario quando le emissioni radio si indeboliscono i raggi X si intensificano. I ricercatori del Jodrell Bank Observatory in UK, assieme a quelli di altri istituti sparsi per il mondo, hanno utilizzato le osservazioni simultanee fatte con il satellite a raggi X XMM-Newton e con due radiotelescopi, il Low Frequency Array (LOFAR) nei Paesi Bassi, e il gigante Telescope onda Meter (GMRT) in India, per rivelare questo comportamento finora unico nel suo genere. Le pulsar sono stelle rotanti di piccole dimensioni dal diametro di 20km circa. Emettono fasci di radiazioni in versi opposti dai loro poli magnetici. Proprio come avviene con un faro, quando il raggio è rivolta verso la Terra a causa delal rotazione della stella noi osserviamo un breve lampo. Alcune pulsar producono radiazioni attraverso l’intero spettro elettromagnetico, anche a raggi X e onde radio, Questo si sa da più di 45 anni fa, ma l’esatto meccanismo mediante il quale una pulsar può brillare è ancora sconosciuto. È noto da tempo che alcune pulsar che emettono onde radio oscillano tra due (o anche più) stati, cambiando il modello e l’intensità dei loro impulsi radio. Il momento in cui avviene il passaggio è imprevedibile e improvviso. Sappiamo anche, dai telescopi orbitanti, che alcune pulsar radio possono anche essere rilevate nei raggi X. Tuttavia, il segnale a raggi X è così debole che non si sa nulla della sua variabilità. Questo è proprio quello che volevano studiare Hermsen e i suoi colleghi. Ben Stappers dell’Università di Manchester, uno degli autori dello studio, ha spiegato: “Il comportamento di questa pulsar è abbastanza sorprendente, è come se avesse due personalità distinte. Dato che è una delle poche pulsar note ad emettere raggi X, scoprire se questa radiazione di energia si comporta come i cambiamenti radio potrebbe fornire una nuova visione della natura durante il processo di emissione dei raggi X. Dal momento che l’emissione di raggi X è molto debole, il team ha utilizzato il più sensibile telescopio a raggi X esistente, XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea in orbita intorno alla Terra. Le osservazioni si sono svolte in sei sessioni separate da circa sei ore di durata. Per poter identificare il momento esatto di cambiamento del comportamento radio della pulsar, le osservazioni a raggi X sono state tracciate simultaneamente con due dei più grandi radio telescopi in tutto il mondo, il LOFAR e il GMRT. Risultato: quando si dimezza l’intensità dell’emissione radio, l’emissione X raddoppia la sua luminosità. Inoltre in questo secondo caso i raggi X hanno una natura diversa rispetto a quelli, meno intensi, associati alla forte emissione radio. Sembrano di origine termica, e pulsano in sincronia con la rotazione della stella. Stappers considera la scoperta entusiasmante: “Oltre a diventare più luminosa quando cala l’emissione radio, abbiamo scoperto che l’emissione di raggi X mostra anche degli impulsi, che non si vedono quando invece l’emissione radio è alta. Questo è l’opposto di quello che ci aspettavamo. Paragono i cambiamenti della pulsar a un camaleonte perché, proprio come l’animale, la stella cambia le caratteristiche in reazione al suo ambiente, come ad esempio una variazione di temperatura. ” Il prossimo passo per i ricercatori è quello di guardare gli altri oggetti che hanno un comportamento simile a questo. Entro la fine dell’anno ci sarà un altra tornata di osservazioni simultanee a raggi X e radio di altre pulsar. Di
Antonio Marro
Fonte:http://www.media.inaf.it/2013/01/24/la-pulsar-camaleonte/
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Cina, l’olio da cucina fa volare i Boeing
La notizia sembra uno scherzo ma in realtà è tutto vero: in Cina, un Boeing 737 ha effettuato con successo un volo sperimentale da Shangai a Pechino con un pien... Leggere il seguito
Da Pdigirolamo
SCIENZE -
Amsterdam bloccata da un mega black out
Un mega black out blocca Amsterdam, una delle cittadine più amate d’Europa. Anche la mobilità è in crisi La si immagina sempre sveglia e in movimento. Una... Leggere il seguito
Da Ecoseven
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
Trieste ospita tre meeting sul progetto SKA
Dal 25.03.2015 al 31.03.2015La sede principale dell’Osservatorio Astronomico di Trieste Dal 25 al 31 marzo Trieste sarà la capitale del progetto SKA (Square... Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE -
Bambini narcisisti per colpa dei genitori
Qualche complimento di troppo non sempre può far bene, specie, poi, se rivolto (in maniera costante ed eccessiva) ad un bambino piccolo durante la sua fase di... Leggere il seguito
Da Laricercascientifica
RICERCA, SCIENZE -
Il dubbio amletico di SKA
Mai come in questi giorni lo Square Kilometre Array è stato al centro di animati dibattiti tra Italia e Regno Unito: i due paesi membri del progetto per la... Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE -
Francoforte è la Smart City più sostenibile del 2015
Pubblicato la settimana scorsa, l’ARCADIS Sustainable Cities Index ha eletto Francoforte la smart city più sostenibile del 2015. Leggere il seguito
Da Pdigirolamo
SCIENZE