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Strane scatole di metallo ritrovate in spiaggia. Cosa c’è dentro? Niente…

Creato il 19 febbraio 2012 da Divilinux @divilinux

Strane scatole di metallo ritrovate in spiaggia. Cosa c’è dentro? Niente…

A volte mi girano le scatole. È inevitabile quando leggi in giro delle stronzate come l’ultima “news” sulle strane scatole, appunto, scritta da un certo Masko Dave: Giornalista, scrittore free-lance nonchè veterano della U.S. Airforce. I suoi articoli sono stati pubblicati su testate giornalistiche del calibro del The Washington Post e Rolling Stone. Dal 1977-1999 è stato reporter per il Dipartimento di Difesa Americano. Ha lavorato persino con Colin Powell! E ‘sticazzi?

Ma oltre a queste invidiabili referenze ogni tanto Masko Dave scrive anche un sacco di fregnacce. Sia chiaro. Io non ho idea di chi sia questo Masko Dave (sembra il nome di un G.I Joe) comunque credo si tratti di codesto individuo. Caso mai non fosse lui poco importa.

Strane scatole di metallo ritrovate in spiaggia. Cosa c’è dentro? Niente…

Bill durante una delle sue lezioni

Dave racconta di una intervista al Dr. Bill Hanshumaker del Hatfield Marine Science di Newport, vicino a Stonefield Beach in Oregon, in cui egli stesso racconta il ritrovamento di alcune scatole di apparenza metallica dello spessore di circa 60cm che emettono suoni “sinistri”. Così pesanti da essere intrasportabili persino da un camion. Segue fotografia del prode cagnolino che abbaiandoha permesso al suo propietario, un vecchio rincoglionito della zona, di individuare la scatola metallica. Queste scatole sarebbero state successivamente ritrovate in varie spiaggie limitrofe:

Strane scatole di metallo ritrovate in spiaggia. Cosa c’è dentro? Niente…

- Un messaggio in bottiglia? (Message in a Bottle? Dododo de dadada?)

Non sappiamo assolutamente di cosa si tratta ma sembra che questo strano fenomeno si stia moltiplicando in diverse parti del mondo. Queste scatole metalliche, che risultano estremamente difficili da spostare, in quanto appaiono infisse nella spiaggia e emergono di circa 60 centimentri. Questi oggetti sono privi di aperture o saldature e sembrano essere composti da un unico blocco di metallo pesantissimo.

Tanto per cominciare non esiste nessuna intervista a questo professore in scienze marine. Molti siti, tra i quali non possiamo non citare quello dell’Innominato, riportano pari pari la notizia “virale” senza evidenziare alcun link all’intervista. Eppure è una cosa logica. Infatti qualcuno ci ha pensato ed ha immediatamente contattato il Dr. Hanshumaker (che non ha parenti in Formula 1) che prontamente ha risposto di non sapere nulla circa le scatole di metallo e che Masko avrebbe chiamato il suo ufficio intorno alle 17 di il Giovedi 9 Febbraio per chiedere un parere su questi strani artefatti.
La settimana successiva Hansumaker telefona a Linda Moulton per comunicarle di aver mandato alcuni dei suoi assistenti a Stonefield, nella zona del supposto ritrovamento ma non c’era più un cazzo. O forse non c’è mai stato. Eppure dicevano che nemmeno un camion sarebbe stato in grado di spostarle.

Sono inoltre state contattate la Polizia di Stato e la Guardia Costiera ma anche questi organi non hanno ricevuto alcuna segnalazione sulle famose scatole.
Il coordinatore regionale del NOAA Marine Debris Program, Nir Barnea, ha spiegato di essere a conoscenza di alcuni detriti di metallo approdati sulle spiaggie della West Coast ultimamente, ma i modelli computerizzati indicano che questi detriti sono il prodotto dello tsunami Giapponese dell’anno scorso. Il grosso è previsto per il 2013 e non dovrebbero avere alcun impatto ambientale in quanto privi di residui radioattivi.

Masko Dave
è quindi un ciarlatano, impostore e persino sciacallo per aver lucrato sulla tragedia del Giappone.
La storiella è apparsa su un blog e non su qualche agenzia di stampa seria e professionale, come spiega Abovetopsecret in un esaustivo articolo che smaschera la tecnica di codesto imbroglione:

1- Inventare un titolo sensazionalistico
2- Coinvolgere esimi professori estranei alla vicenda
3- Citare vagamente alcuni vecchi rapporti UFO battuti da agenzie di stampa internazionali per depistare ricerche e approfondimenti.


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