Strane storie, di Gianni Biondillo

Creato il 20 giugno 2012 da Funicelli

Sono 17 strane storie, quelle raccolte qui: strane perchè è strana l'ambientazione (una carrozza di un metrò, un castello su cui gira una leggenda di sangue ), perchè sono strani personaggi (un clone di Gesù in un futuro surreale) o perché è il senso della storia che è fuori dal comune.
Storie in cui si mescolano diversi generi, perchè Gianni Biondillo non è il solito giallista con il morto ammazzato nella prima pagina e il poliziotto bello e maledetto che indaga sul caso. Oddio, forse in qualche racconto con l'ispettore Ferraro non siamo andati molto lontani da questo clichè.
Ma qui dentro c'è tutto lo houmor, tutto il piacere per il racconto fantasy (i coccodrillo sotto la mensa delle scuole della Lombardia, i supereroi ..), un pizzico di horror (brutto morire per i propri incubi dentro un vagone del metrò nell'ultima corsa notturna), una sana critica sull'attualità (l'expo vista con gli occhi del futuro, il percorso politico di un traditore). Mescolato assieme ad pizzico di erotismo, un pò di Orwell e a tanta fantasia: il risultato è pronto. 17 storie che faranno ridere, riflettere, anche indignare e pensare.
C'è un scrittore con troppa fantasia che cerca di passare un periodo di riposo in un castello.
In un futuro prossimo degli archeologi si metteranno alla scoperta della mitica Expo di Milano. Per arrivare alla scoperta di una bufala clamorosa. Orwell in salsa padana.
Due persone che si salutano in uno strano capodanno. E scoprono l'importanza della libertà.
Il percorso politico di un traditore: "è questo il potere"? Un futuro scenario politico che assomiglia troppo al nostro passato
Dal notiziario del giorno appresso: «Dopo il commosso giuramento di fronte al nostro Presidente della Repubblica, il nuovo capo del governo ha dichiarato che i previsti campi di lavoro per i cittadini extraitaliani saranno operativi già dal prossimo mese. 'E' un'iniziativa a difesa della nostra etnia e delle nostre tradizioni' ha dichiarato. Il Ministro degli Interni ha voluto puntualizzare che la marchiatura a fuoco sul braccio sinistro degli ospiti dei campi non deve essere intesa - come strumentalente affermato dall'opposizione - al pari di una operazione razzista ma come una banale procedura che serve a snellire l'organizzazione del lavoro, assai oneroso delle nostre forze dell'ordine. i sondaggi telefonici del nostro notiziario danno la nuova compagine governativa all'80 per centdell'indice di gradimento ».
«Il domani è già arrivato» ora pensa soddisfatto, dal balcone di Palazzo Venezia.

La rivoluzione dei bambini contro il mangiare "caccopiscioso" delle mense lombarde dopo la razionalizzazione.
L'ipocrisia nei confronti dei diversi: il bullo che non si rende conto di ciò che ha fatto. Quello che se ne frega. Quella che se la tira, vanitosa.

"Sono io il colpevole, perchè ho sempre saputo che nessuno uscirà vivo di qui se non chino piegato, genuflesso, con la faccia nella polvere. io, che c'ero abituato, so come si striscia. Loro moriranno nel loro vomito perfetto e immondo".

Il comico che confessa le sue colpe: lui è l'ispiratore del politico prestigiatore. Quando la realtà supera la satira. Anche per colpa nostra che non abbiamo fatto sempre il nostro dovere di citatdini.
Una Tosca nel terzo millennio.
Dei calzini magici che insegnano ad un uomo ad amare gli altri. Per non scomparire.
Una morte in un cantiere. Una morte scomoda, un secolo fa, come oggi.
La favola di un Gesù, anzi di più Gesù, in un futuro lontano.
Un sogno erotico che si avvera per un signore irreprensibile:
"Quello sguardo non ammetteva interpretazioni. Solo un idiota non avrebbe capito e di Mauro tutto si poteva dire tranne che fosse un idiota, non ostante per anni tutti l’avessero trattato forse anche peggio. Era, per capirci, il tipico secchione un po’ sfigato — oggi si direbbe un nerd, con quel gusto tutto italiano di assimilare acriticamente le parole anglosassoni come a rendere più eleganti gli insulti. Mauro aveva capito, altro che: quegli occhi erano pieni di desiderio, pieni di voglia, quello sguardo diceva una cosa sola: sesso."

Un amore che sopravvive alla morte.
Un incubo nel convoglio della metropolitana.
Anche i superoi in fondo, fanno una vita normale. Non lo sapevate? Quello che sarebbe eccezionale è vedere un vip in un atteggiamento inusuale: come Valentino Rossi che paga le tasse.
Due giovani, in una notte in una strada sperduta in mezzo alla campagna nella pianura Padana.
Infine, il racconto più personale. Come si diventa il più bravo scrittore di Quarto Oggiaro.
La scheda del libro su Guanda editore.
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