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Straniviaggi.

Creato il 13 giugno 2013 da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

I want to believe in myself once again

So I dream of a man whose hopes never end (…)”

(Black Friday Rule – Flogging Molly)

 

Mi ritrovo, di colpo, a fissare un pezzetto di universo,

una finestrella sull’infinito.

So che non è davvero così,

so che è tutto nella mia testa

ma eppure c’è ed è lì, proprio lì, davanti a me.

Deglutisco, non sono felice.

Questo strano viaggio lascia l’amaro in bocca

ma non so perchè.

Mi allontano dalla riva e mi addentro nei sogni spaventosi del mio io,

cerco di guardare in faccia la verità.

L’essenziale è invisibile agli occhi.

Mi perdo, lontano dalla realtà che mi attende al varco…

Capisco che l’amaro è per i sogni infranti, per le strade non prese, per quello che non sono riuscita a fare.

L’amaro forse è invidia, per qualcosa che capisco, che mi appartiene almeno in parte ma che non sto riuscendo a raggiungere.

Cambia lo scenario,

mi ritrovo a guardare la strada, il panorama che scorre fuori dal mio finestrino;

Tornare a casa…voglio davvero tornare?

Mi rendo conto che non sono legata a nulla e a nessuno e di colpo questa sensazione è tremendamente confortante.

Non appartenere a nessuno a parte che a se stessi e ai propri desideri.

Respiro, in un altro tempo questa era una sensazione che faceva paura, ora non più, ora, è pienamente desiderabile.

Mi sento in grado di afferrare la vita, con una sete di tutto che non si riesce a esprimere.

Mi raggiungono come un’eco lontana le parole di un uomo che mi amava:

“Non ti fermerai mai, vero? Continuerai a scappare, continuerai a non lasciarti afferrare…”

Mi ricordo di aver sorriso, e di aver risposto

“Io sono questa, sono fatta così…io non mi fermo mai, non sono fatta per stare ferma”

E il segreto era tutto lì, negli occhi puliti e ingenui che credevano di poter raggiungere ogni meta, bastava volerlo.

E mentre mi chiedo cosa voglio davvero capisco di essere già in viaggio…

Che per una volta, a farmi felice, non è stato il “vorrei che restassi” ma il “allora vai, sogna, scopri, prova”…e l’amaro…l’amaro era solo lo spettro delle mie paure.

 


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