Il consiglio classico sui test a scelta multipla è:” in caso d’indecisione meglio lasciare segnata la prima risposta data“.
Gli studenti universitari ci credono: il 75% di loro è d’accordo che (se indecisi) cambiare la prima risposta porterà ad ottenere un risultato peggiore (Kruger et al., 2005)….e anche i professori: il 55% è d’accordo con gli studenti, mentre solo il 16% pensa che cambiare risposta potrebbe essere d’aiuto.
Nulla di più sbagliato!
Una ricerca condotta trasversalmente su 33 esperimenti, in più dio 70 anni di storia ha scoperto che, in media, chi cambia la risposta fa meglio rispetto a chi, nel dubbio, preferisce la sua prima scelta (Benjamin et al, 1984); e comunque nessuno di chi ha cambiato idea, in questi studi, ha poi ottenuto un punteggio inferiore.
Ricerca dopo ricerca è stato quindi dimostrato che cambiare la risposta in un test a scelta multipla è probabilisticamente più vantaggioso che lasciare la prima scelta.
Perchè allora così tante persone (tra cui i professori, che di test dovrebbero saperne parecchio) continuano a credere che lasciare la prima risposta data sia la strategia migliore? Kruger et al. (2005) trovano la spiegazione in un meccanismo psicologico.
Secondo gli autori cambiare la risposta e successivamente scoprire di aver sbagliato sarebbe più doloroso (mentalmente) che sbagliare lasciando la risposta iniziale. Inoltre la nostra mente ha la tendenza a ricordare maggiormente i fallimenti dei successi; motivo per cui dopo alcuni cambiamenti errati saremo “scottati” a tal punto da pensare che il nostro primo istinto sia sempre il migliore.
Ok, ora lo sai, non rimpiangere l’errore e cambia risposta.
- Fonte: PsyBlog