Quando partecipo a questi eventi, per qualche istante perdo la lume della ragione e mi chiedo: ma siamo ad un evento di moda o al Carnevale di Rio?
Anna dello Russo in primis, pagliacci in seguito, tutti si pensano ”diversi dalla massa” solo perchè indossano un pechinese imbalsamato in testa o ai piedi hanno un tacco che fa invidia ai giocolieri sui trampoli. Sì, sarai diverso, ma sei RIDICOLO.
Mi immagino poi la confezione dell’immagine pre-serata modaiola di questo rango di clown fescion addicted; un qualcosa come ore di preparazione pissicologica davanti al guardaroba per scegliere il giusto outfit, che in fin dei conti altro non è che il peggio di quello che avrebbero potuto mettere.
E allora via a paillettes, veline in testa, total tinta color vomito cangiante ai poveri capelli che urlano pietà, catene al collo che manco li cani in giardino.
Le ‘meglio vestite’ diventano quelle che i fotografi immortalano per pena e perchè era impossibile non notare.
E’ così che il buongusto viene seppellito da una collezione di matrioske, anoressiche, diafane come il latte scaduto.
D’altronde è il messaggio che i media ci inviano ogni giorno: se non ti fai notare nessuno ti cacherà mai. Ma forse a forse di farti cacare, stai proprio facendo cacare.
Voglio mostrarvi qualche esempio di ciò che era impossibile notare, dove per fortuna qualcuno si salva per il bon ton.
Date i voti.
IL TRANS FESCION ADDICTED
Non ha paura di niente. Gira in bici perchè fa cool. Ha una parrucchina très chic e si veste meglio di me.
Voto: 1o, per il coraggio di essere donna
La Drag Queen
LA PROMOTER
Che ne può lei. Deve vestirsi come le viene imposto e fare la gemellina di un’altra, alta uguale, tette uguali.
Sovente si scambiano i fidanzati e le scarpe.
Voto: 6, per la banalità
Le hostess di Tiffany
BARBIE A PASSEGGIO
Figa come poche, non vuole sfigurare neanche fuori dalla passerella. E’ per questo che si rende sponsor dei suoi datori di lavoro (vedi i loghi Versace). Notare l’espressione misto rabbia e invidia della donna comune che la osserva.
Voto: 7. Il 10 se avesse evitato di sembrare un cartellone pubblicitario.
Barbie – Turici
LA TIPA-DA-DISCO
E’ single e sempre carica per far serata, tant’è che anche in queste situazioni non rinuncia allo short in paillette e al tacco in tinta. Una vera mucca, che ci ricorda col suo colore preferito, l’oro, che Natale è alle porte. (No, non è vero)
Voto: 5 per la castità persa
La cubbbista
LO ZAINETTO IN PELLE
Nulla da dire: lo zainetto è l’unica borsa da uomo che mi va a genio. Poi se è di rovinato e vintage, ancor meglio.
L’unica clausola è: vi fidereste a tenere i soldi sulla schiena in una città come Milano?
Voto: 9
Lo zainetto in pelle vintage
GIALLO ACIDISSIMO
Ho visto così tanto giallo in questi giorni che mi sta venendo acidità di stomaco. L’estate se n’è andata e nessuno vuole rendersene conto.
Voto: 6 perchè è settembre
Il giallo acido
STRETTA IN VITA MI ABBRACCIAVA
Rosso e Verdone, caschetto appena pronunciato, vita stretta. Eleganza e buongusto.
Voto: 9
La vita stretta
IL DUO ”FAMMELA ‘NA FOTO”
Hanno visto Marta e altri fotografi con macchinone in mano e si sono fiondati in posa sul muro, e come due soldatini educati hanno atteso il click della Nikon per ricominciare la passeggiata. Lei bianco trasparente e ignuda, lui sicuramente sottomesso. Perfetti per un servizio su Vogue, un po’ meno nella vita di tutti i giorni. Me li immagino prendersi a frustate in un club per scambisti.
Voto: 7+ perchè temo il peggio al calar della notte
Gli alternativi in cerca di flash
IL TOTAL BLACK
Non passerà mai di moda, il nero. Lo sa bene la nostra amica afgana, che non rinuncia al burka neanche durante l’evento più cool dell’anno. Borsetta in tinta, tocco di eyeliner et voilà, pronta per l’Armani Café.
Voto: giudicate voi questa volta!
Il ”total black”
Ora Giudica, Giuda.
TUTTE LE FOTO SONO DI QUELLA SCEMA DI MARTA LO BRACCO
Beth