#Stregathon "Chi manda le onde" di Fabio Genovesi

Una scrittura fluida e scorrevole. Una storia intensa, toccante e struggente. Personaggi ben delineati, ai quali il lettore non fa assolutamente fatica ad affezionarsi, che intraprendono un viaggio nei luoghi dell’anima, che li porterà a confrontarsi con il dolore.Chi manda le onde di Fabio Genovesi (Mondadori), candidato al Premio Strega 2015, è uno di quei romanzi che somigliano a una vacanza. Ti trascina nelle vite dei suoi protagonisti, Luna, Luca, Serena, Sandro, Zot che, come quando si inseguono le onde, sommergeranno il lettore con le loro storie, i loro amori e il loro dolore, fino a lasciarlo senza fiato.La scrittura elegante, ma sincera di Genovesi, rende Chi manda le onde un romanzo estremamente scorrevole.Le prime trecento pagine volano, sulla pelle sembra quasi di sentire il sapore della salsedine e il mondo fuori, quello che non rientra nei contorni del libro, diventa opaco, illusorio e totalmente accessorio.Peccato che nelle ultime 100 pagine questa magia si rompa, sarà per l’estrema banalizzazione della storia e dei suoi personaggi.Quelli che erano personaggi indimenticabili diventano banali, quelli che erano discorsi ironici e ricchi di metafore si trasformano in scambi di battute piatte e prevedibili.Questa piccola inversione di rotta deriva forse dai tagli che hanno ridotto il romanzo dalle originali 1200 pagine alle attuali 400.In generale Chi manda le onde è un romanzo fresco, estivo e per più di metà estremamente ironico e affascinante.La voce di Luna, che si intreccia con quelle degli altri protagonisti, ci restituisce una storia ricca di dolore, ma anche di speranza. Un romanzo dove non sempre si ride, ma neanche sempre si piange.Un romanzo che, ci sommerge come un’onda, ma ci permette anche di prendere fiato e godere del panorama.Alla prossimaDiana _____
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