#Stregathon "I dirimpettai" di Fabio Viola

I dirimpettai sono esseri privi di difetti fisici, vivono in un ambiente asettico ma arredato con gusto, lavorano in RAI e sembra che li abbia partoriti un dio pagano.

I dirimpettai vengono spiati, sezionati e analizzati in ogni intimo dettaglio da una voce anonima e fuori campo, che introduce il lettore all'interno del loro appartamento. I dirimpettai di Fabio Viola, edito Baldini & Castoldi, è tra i 26 candidati al Premio Strega 2015 ed è stata la lettura con la quale ho inaugurato il mio #Stregathon.Un romanzo paradossalmente corale, dove ad essere vincente è il punto di vista. Il dirimpettaio giovane, quello anziano, la loro cerchia di amici e la voce fuori campo che li osserva, ci raccontano una quotidianità fatta di tv, stelle e stelline del piccolo schermo, domestiche che si chiamano Dolores e cene ipocaloriche. Nonostante l'unico punto di vista I dirmpettai è un romanzo corale, che sonda e analizza ogni sfumatura dei nostri protagonisti, anche se mettono in scena un racconto fatto di cliché. Il mantenuto e l'amante. La famiglia invadente e quella atipica. Gli amici di sempre e quelli occasionali. Ogni attore, ogni personaggio del romanzo entra in scena e semplicemente racconta qualcosa al lettore, che dovrà poi trarre le sue conclusioni e fare un piccolo sforzo per scavare in profondità, spostarsi e ruotare intorno ai personaggi. I dirmpettai non è un romanzo satirico, ma un romanzo specchio. E' un racconto senza filtri che si ripete all'infinito, dallo stile asettico e minimale, che ci restituisce storie e sottostorie che i lettori potranno scegliere se adottare e far proprie, oppure lasciarle scivolare nell'oblio.Personaggi, lettori e uno stile che strizza l'occhiolino a quel Carver che ho tanto amato. Un libro sicuramente interessante e un autore da tenere d'occhio.Alla prossimaDiana

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