Strisce pedonali

Da Michele Orefice @morefice73

Sono sdraiato nel letto di ospedale. La finestra da su una bella vista della città. Cielo grigio, il ponte sul Reno in stile moderno in lontananza. Questo è il punto in cui i Romani, più di duemila anni fa, attraversarono per la prima volta il Reno annientando le popolazioni su questa riva , la destra da cui scrivo, e poi tornarono indietro per riorganizzarsi. Ma perché sono qui?

Ieri era un altri giorno, un giorno qualsiasi o quasi. Venerdì infatti di solito si finisce prima di lavorare. Ero impegnato in un nuovo progetto poi a mezzogiorno ho deciso di scendere in strada , prendere la macchina per farmi una pizza. Scendo veloce le scale, attraverso il cancelletto pedonale e una macchina si ferma per farmi attraversare sulle strisce pedonali. Già qui in Germania sono tutti molto fieri del fatto che attraversare la strada sia molto sicuro. Ho assistito tante volte a gente che inchiodava solo per farmi passare anche se ero ancora lontano qualche metro.
Attraverso le strisce pedonali e alla mia destra si è fermata una signora che guida una macchina piccola e rossa. Proseguo , ho fame , l’aria è piacevole anche se il cielo minaccia pioggia. Giro il capo a destra , sta arrivando una macchina grigia. Arriva piano. Adesso su ferma. Farà una frenata …. Non si è fermata! Nella mia memoria c’è un fotogramma , statico , fisso li , in cui sono un po’ al di sopra del cofano di questa macchina grigia. Poi più nulla. L’immagine si riaccende e sono forse dentro a un’ambulanza. Non riesco a capire se mi stanno mettendo qualcosa attorno al collo o se me lo stanno levando. Il tutto si rispegne. Il film riprende e sono in ospedale. Si sicuramente sono in ospedale. Un dottore di colore armeggia attorno alla mia gamba, mi dice che è rotta. Alla mia sinistra c’è un monitor con delle radiografie. Mi fa male la testa e un po’ l’occhio sinistro ma mi sembra quasi di essere felice. Il dottore inizia con una siringa ad estrarmi sangue dal ginocchio, questo mi fa meno felice! Dopo azioni , che nella mia mente risultano confuse , mi ritrovo su un letto in una stanza di ospedale. Sono a letto solo in mutande e una specie di camicia messa a rovescio che non è la mia. Sono sempre felice …. Ma che roba mi hanno dato? Mi ritrovo la gamba fasciata con una stecca per tenerla ferma.
La notte è piacevole e la passo con un sorrido ebete sulla faccia. Il risveglio è diverso: la gamba inizia a farmi male e mi accorgo delle tante sbucciature che ho qui e la’. Nel pomeriggio si presentano due della polizia. Uno mi racconta che sono stato soccorso da lui e dalla sua collega bionda. Io proprio non mi ricordi nulla. Mi consegnano dei fogli per la mia assicurazione… Lo guardo con sguardo interrogativo , io ero a piedi, di che assicurazione si parla? Lui mi dice che sicuramente ne avrò una…. Già, qui in Germania si assicurano su tutto… Ce l’avrò anche io?

È così che capitano queste cose. In questo periodo in cui stiamo rinnovando casa , in cui al lavoro devo risolvere un problema veramente serio, uno che guida una Opel grigia ti viene addosso sulle strisce pedonali. Che dire? Ringrazio Dio anche di questa , era forse ora che mi prendessi una vacanza, disteso in un letto a ragionare sulla vita. Riuscirò ad imbiancare seduto su una sedia e la gamba ingessata in alto?


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