In due puntate consecutive andate in onda dopo le primarie del centrosinistra, Striscia la notizia, la trasmissione satirica ideata da Antonio Ricci, mostra come sia stato possibile per un loro inviato votare tre volte in tre distinte sezioni elettorali. L'avventura dell'inviato viene ripresa con una videocamera nascosta che porta addosso e, come dice Greggio, per non influire sulle elezioni, gli viene detto di votare sempre per il Gabibbo. In un'altra puntata invece, un elettore delle primarie dichiara che gli sono state consegnate tre schede elettorali e che lui ha votato quindi tre volte.
Qui link al secondo filmato.
Sono sufficienti queste testimonianze per mettere in dubbio la correttezza dei risultati? Ovviamente no, però c'è qualcos'altro che potrebbe mostrare l'inutilità delle primarie.
Che accadrebbe se le primarie le vincesse Renzi? Viene da pensare che il candidato premier prescelto da una coalizione è quello che detta la linea politica e che, se eletto premier, si impegna a eseguire quel programma che gli ha fatto vincere le primarie. Ora, quanta parte del Partito Democratico condivide le idee del sindaco di Firenze? Su quali alleati interni al PD può contare? Sono in numero sufficiente da garantirgli, eventualmente, di governare avendo una maggioranza che lo sostiene? Non so se i politici del Partito Democratico intervenuti alle assemblee di Renzi possano considerarsi tutti suoi sostenitori (tra i più famosi Sergio Chiamparino, Arturo Parisi, Ermete Realacci, Pietro Ichino, Maria Paola Merloni, Graziano Delrio, Salvatore Vassallo, Pippo Civati, Debora Serracchiani, Vincenzo De Luca), vero è che, per esplicita dichiarazione di Renzi subito dopo le primarie, l'apparato del partito non ha certo lavorato per lui. Non si sa se abbia esagerato o sia la verità, sta di fatto che, molto probabilmente, è in minoranza all'interno del partito. Se riuscisse a vincere le primarie e ad arrivare a Palazzo Chigi, avrebbe una maggioranza che lo sostiene nelle sue riforme? Sentendo quello che dicono molti senatori del PD non sembrerebbe. Per lo meno, tutti i rottamati o quelli comunque papabili, sono diventati suoi nemici.
Dunque, è lecito pensare che dall'ipotesi fatta sopra potrebbero discendere un governo e una legislatura instabili? E' anche lecito pensare che le primarie si fanno solo perchè si sa già chi vince? Vi è mai stato, in queste primarie, un momento in cui fosse in dubbio chi vinceva? Chiaro, ancora Bersani non ha vinto e le sorprese possono sempre verificarsi, ma la sensazione è che le sorprese non c'erano prima e non ci saranno dopo.
Però, aspettiamo pure il 2 dicembre, poi si comincerà a sapere.