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Strozzato dagli usurai, mangiava alla Caritas

Creato il 21 febbraio 2014 da Makinsud

Girava l’intera pensione agli strozzini, al punto da non riuscire a sfamarsi.

Debito senza fine
Per pagare un debito di 4000 euro, ha versato ai suoi usurai ben 33.500 euro in due anni. È  la storia terribile di un pensionato di San Severo (Foggia). Caduto in un vortice di disperazione e paura, l’uomo versava l’intera pensione agli aguzzini, trovandosi costretto a chiedere aiuto alla Caritas persino per mangiare. L’incubo è durato due anni, fino a quando la vittima ha trovato la forza di raccontare tutto ai Carabinieri, denunciando e portando all’arresto i suoi tre aguzzini: Antonio Renzulli di 49 anni, Domenico Mastrone di 32 e Michele Pistillo di 28, accusati di usura e di estorsione continuata in concorso.

Tutto ebbe inizio nel 2011, quando il pensionato chiese ai tre un prestito di 1000 euro. Le condizioni erano chiare: la somma doveva essere restituita entro un mese con l’aggiunta di 400 euro di interessi. Nel caso in cui l’uomo non fosse riuscito a soddisfare le richieste, avrebbe dovuto pagare 400 euro alla fine di ogni mese fino a quando non fosse riuscito a restituire il denaro originariamente prestato in un’unica soluzione. Da lì, il calvario: al prestito di mille euro, se ne sono aggiunti altri due richiesti dal pensionato: uno di 2000 euro e un altro di 1000, con le identiche condizioni del primo. I “pagamenti” avvenivano sotto casa del malcapitato o nei pressi della banca dove quest’ultimo ritirava la sua pensione per girarla interamente agli strozzini. In alcuni casi, l’uomo si era anche rivolto ad amici e parenti per essere aiutato ad estinguere il debito ma ormai era nel pieno del vortice, al punto da rivolgersi alla Caritas, perché non aveva più denaro a sufficienza per sfamare sé stesso e la sua famiglia.

Nel corso del travagliato rapporto di finanziamento – come i Carabinieri l’hanno eufemisticamente definito – avuto con i

La mensa di una Caritas
suoi aguzzini, durato più di 2 anni, la vittima perse il lavoro, non ricevette il Tfr per cui a fronte dei 4000 euro di prestito iniziali l’uomo – hanno spiegato gli uomini dell’arma – mediante queste rate mensili, ha elargito complessivamente 33.500 euro, con un tasso d’interesse di oltre il 320%, percentuale che appare esorbitante anche per dei tassi usurari, essendo in grado di trasformare debiti di piccola entità come quello della vittima in cifre spropositate e impossibili da sostenere. A tal punto che gli aguzzini – hanno concluso – lo accompagnavano al bancomat per sincerarsi dell’assenza di fondi sul conto“.

Non riuscendo a venir fuori dall’incubo, l’uomo si è rivolto ai Carabinieri, denunciando tutto. Gli strozzini sono così stati arrestati mentre riscuotevano una “rata” di 500 euro dal pensionato. Nell’auto dei tre, gli investigatori hanno inoltre sequestrato 2000 euro in contanti, probabilmente derivanti da altre attività usuraie.

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