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Strudel Speck e Formaggio di Moena

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Mentre questa estate 2014 inizia ad avviarsi alla fine, cominciamo a condividere quello che più ci è piaciuto delle vacanze. Quest’anno niente aerei, niente mete lontane. Abbiamo deciso di riscoprire luoghi vicini, di godere del nostro paese e di scoprire le nostre bellezze e bontà locali. Tutto un po’ slow: slowtravel, slowfood, slowliving
Prima tappa, la Val di Fassa, per una settimana in montagna nella splendida cornice delle Dolomiti. Base stabile a Moena, perla delle Dolomiti, che non a caso merita questo appellativo: paese delizioso, ottima scelta che consiglio vivamente anche perché facilmente raggiungibile in auto.
Panorama Moena
Una vacanza per me vicina alla perfezione: ottimo cibo, un sacco di prodotti locali da scoprire e conoscere, tante attività da poter fare anche con i bambini, una natura splendida da poter esplorare, un sacco di occasioni per stare all’aria aperta anche all’insegna del relax…una settimana che ci è volata via tra le mani senza rendercene conto! Tra una giornata al lago, una pranzo in malga, una visita ai caseifici ed una passeggiata in alta quota, siamo tornati a casa con la consapevolezza che la montagna rimette in pace con il mondo. Di fronte alla grandezza ed alla bellezza delle Dolomiti, si rimane semplicemente senza parole, solo in silenzio ad ammirare la loro imponenza.
Dolomiti Panorama
Ed insieme, un’offerta gastronomica superlativa: formaggi di malga (non solo il celebre Puzzone, ma anche il Cuor di Fassa e molti altri, uno più buono dell’altro), la carne salada, la polenta cucinata in vari modi, lo speck, i canederli o balote come le chiamano da queste parti, lo strudel, il miele e le grappe…giusto per citarne alcuni. Cosa ci è piaciuto di più? Tutto direi! Ma forse l’accoppiata speck e formaggio sopra ogni cosa.
Tortelli al Puzzone strudel di mele con crema carne salada con patate al formaggio canederli allo speckspeck
E così, sentendo già la nostalgia delle montagne trentine, ho provato una delle ricette delle Dolomiti dal libro che immancabilmente mi sono comprata prima di ripartire per casa: uno strudel salato con speck e formaggi di malga…che ve lo dico a fare…
Libro ricette trantine
Strudel salato speck e puzzone
Sicuramente brutto da vedere e men che meno da fotografare….ma ottimo da mangiare! Ho modificato la ricetta usando la farina di grano arso che avevo gentilmente ricevuto da Molino Rossetto. Si tratta di una farina dalle antiche origini, che i contadini pugliesi ottenevano macinando i chicchi di grano che rimanevano a terra dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie. Oggi viene riscoperta e realizzata per semplice tostatura del grano in modo da ottenere una farina dal gusto particolare e dal colore scuro: è molto aromatica, con sentori di affumicato e tostato e basta una sua aggiunta per dare una personalità davvero decisa a pane e focacce.
Avendo come ripieno degli ingredienti che richiamano al gusto affumicato, ho pensato di provarla ed il risultato è stato incredibilmente buono. Anche cromaticamente, lo strudel nero mi è sembrata una variante interessante. Ma visto che in cucina si va per tentativi, credo che riproverò a farlo nuovamente perfezionando la mia ricetta: immagino che del cavolo verza leggermente spadellato sia un ottimo alleato per rendere il ripieno più morbido e corposo. Intanto, vi racconto come si prepara questa versione!
Per l’impasto
170 gr di farina macinata a pietra Molino Rossetto
80 gr. di farina di grano Arso Molino Rossetto
120 ml d’acqua fredda
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
Per il ripieno
150gr di speck del Trentino tagliato a piccole listarelle
100gr di formaggio Cuor di Fassa
100gr di Puzzone di Moena
farine speciali Molino Rossetto
Iniziate preparando la pasta: riunite tutti gli ingredienti in un impastatore, oppure lavorateli a mano fino ad ottenere una palla liscia e compatta. Lasciatela riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Nel frattempo, affettate lo speck a fette alte circa 2 mm, e ritagliatele a piccole listarelle. Passate il tutto velocemente in padella con un filo d’olio per farlo rosolare bene in modo da renderlo croccante. Tagliate a piccoli pezzi i formaggi.
Riprendete la pasta e posatela su un grande canovaccio infarinato (oppure su un foglio molto grande di carta forno). Iniziate a stenderla con il matterello. Come per lo strudel dolce, dopo aver inizialmente allargato la sfoglia, infarinatevi bene mani e braccia ed iniziate a tirarla con le mani. La pasta è molto elastica, state attenti a non romperla, ma vedrete che si allarga molto bene fino a diventare veramente sottile.
Farcite quindi con lo speck ed il formaggio in modo che siano distribuiti omogeneamente, quindi iniziate ad arrotolare aiutandovi con il canovaccio. Disponete lo strudel sulla placca da forno e lasciate cuocere per circa 30 minuti (finchè la parte superiore non sarà un po’ colorata – anche se con la farina scura è più difficile valutarlo).
Lasciate raffreddare, poi tagliare a fette ed è pronto da gustare: brutto ma buono, ve lo assicuro!
Strudel speck e Puzzone
Quello che più ci rimane delle Dolomiti, oltre alle ottime cose da mangiare di cui abbiamo fatto scorta, è la grande ospitalità che abbiamo trovato. Questi abitati hanno veramente saputo dedicarsi in modo attivo e proficuo al turismo: non solo creando una rete di offerte che accontentano davvero ogni esigenza (sportivi per tutti i gusti, famiglie con bambini, turismo culturale, etc…), ma soprattutto sviluppando una grande capacità di comunicare ed organizzare al meglio quello che il loro territorio offre. Credo che in molti abbiamo solo imparare dal loro modello di promozione turistica. Devo ammettere che in più di una occasione ci siamo noi stessi stupiti di trovarci in Italia, tanta era l’efficienza, la serietà ed il rispetto per il turista molto spesso difficile da trovare anche vicino a casa…Trentino,  torneremo sicuramente a trovarvi al più presto!
E nei prossimi giorni, un intero post dedicato a cosa vedere e fare a Moena e dintorni…stay tuned…


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