Stryx. Il marchio della strega di Connie Furnari

Creato il 27 gennaio 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Connie Furnari è nata a Catania, il 6 Dicembre del 1976. Si è laureata in Lettere con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe dell’infanzia. Ha vinto numerosi premi con le sue poesie e ha pubblicato racconti in diverse antologie. Scrive per la rivista on line Fantasy Planet e aderisce a numerosi siti letterari. Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica.

Scrive fiabe per bambini, fantasy, urban fantasy e paranormal romance.

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Titolo: Stryx. Il marchio della strega
Autore: Connie Furnari
Edito da: Edizioni della Sera
Prezzo: 12,00 €
Genere: Young Fantasy, Magia
Pagine: 292 p.
Voto:

Trama: Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem.

La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti.

Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e sé stessa.

Recensione:
di Fanny84

È sempre piacevole leggere un bel libro e lo è ancor di più se l’autrice è un’esordiente italiana.

“Stryx. Il marchio della strega” è il primo romanzo di Connie Furnari, un urban fantasy young adult che non ha niente da invidiare  ai fantasy scritti da autrici americane più blasonate.

Quando si ha per le mani un libro autoconclusivo, con personaggi ben caratterizzati e una trama ben costruita che permette una lettura fluida e avvincente, un romanzo scritto senza errori e che non è troppo prolisso, per di più venduto ad un giusto prezzo, beh non si può far altro che consigliarlo!

Ma veniamo alla trama: la protagonista, Sarah, è una strega di trecento anni che decide di tornare a Salem sperando in questa reincarnazione di poter vivere una normale vita da diciassettenne; la stessa decisione sarà presa anche da sua sorella Susan, che si trasferirà a casa della maggiore, decisa però a vivere una vita tutt’altro che tranquilla e noiosa.

Pochi giorni dopo l’arrivo delle due streghe la città si tinge di rosso a causa di una serie di inquietanti delitti che vede coinvolte giovani ragazze; tutte le vittime hanno il marchio S: Stryx. Il marchio della strega.

È ormai chiaro alle nostre protagoniste che tutte le streghe sono in serio pericolo: i cacciatori di streghe vogliono finire il compito iniziato secoli prima dai loro avi. Salem rivivrà, ai giorni nostri, la lotta tra cacciatori e streghe. 

Sarah inizierà così ad insegnare a tutte le streghe di Salem come difendersi dai cacciatori e ad utilizzare al meglio la loro magia. Nella vita di Sarah scandita dal liceo, dalle lotte senza esclusioni di colpi coi cacciatori di streghe e dagli incantesimi, come in ogni romance che si rispetti, non può mancare l’amore: Scott un suo compagno di liceo le farà battere il cuore e risvegliare emozioni che credeva di non poter più rivivere.

Un libro che racchiude azione, avventura, amore e ovviamente magia. L’idea di raccontare di una caccia alle streghe moderna poteva risultare banale, invece la Furnari è riuscita nell’intento, narrando le vicende di una ragazza forte e coraggiosa che frequenta il liceo e si barcamena tra lezioni, interrogazioni e la difficoltà di inserirsi in una nuova classe, che ha come compagna inseparabile una gatta nera e la notte sorvola la città con la sua scopa.

Le due sorelle protagoniste sono agli antipodi: Sarah ottimista e che vede il buono in ognuno, Susan irriverente e che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. Entrambe ottimamente caratterizzate e il personaggio che ho preferito maggiormente è stato quello di Susan, che con i suoi siparietti mi ha strappato più di un sorriso.

In questo young adult la narrazione alterna passato e presente, una scelta azzeccata che permette al lettore di scoprire e conoscere più a fondo i personaggi senza, tuttavia, brusche interruzioni ma con una continuità narrativa sempre avvincente e con uno stile attento ai minimi dettagli, dall’abbigliamento della protagoniste alle scene d’azione descritte con azione e suspense.

Un romanzo autoconclusivo, ma con un finale aperto, che lascia ben sperare che l’autrice voglia scrivere un seguito. Mi auguro di leggere presto altre opere di questa talentuosa scrittrice italiana.

  

 Il commento dell’autrice Connie Furnari su STRYX Il Marchio della Strega

Ho iniziato la stesura di Stryx con l’intento di mescolare il folklore alla Wicca moderna, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se una vera strega, vissuta al tempo dei puritani, fosse costretta a vivere nella nostra epoca. Nel mio romanzo ho cercato di sottolineare elementi tipici ai quali sono particolarmente affezionata: il copricapo a punta, gli incantesimi, i corvi, i gatti neri, e soprattutto le scope volanti.

Le ragazze della Congrega delle Streghe sono tipiche adolescenti che soffrono per amore, studiano per i compiti in classe e hanno paura di essere scoperte da tutti quelli che rifiutano di accettare il potere in una ragazza; la particolarità che i Cacciatori di Streghe siano solo ragazzi evidenzia in Stryx l’eterna lotta tra sessi, che dura tutt’oggi, e fa di Salem un campo di battaglia, velato da atmosfere crepuscolari.

Tutta la storia è impregnata di metafore sull’emancipazione della donna ma, anche se si presenta come una storia prettamente femminista, non mancano le lotte a colpi di kick boxing e scene d’azione piuttosto movimentate e cruente.

Da grande fan di Harry Potter non ho potuto fare a meno che disseminare diversi omaggi a J.K. Rowling ma, il libro dal quale ho attinto di più, è stato La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, soprattutto per le scene ambientate a Salem nel 1685.

Sarah e Susan Sawyer, le due streghe protagoniste, rappresentano due criteri opposti con cui il gentil sesso usa il “potere”. Il messaggio finale del libro è che tutte le donne lo posseggono ma, la differenza, consiste appunto nel modo in cui si decide di usarlo. Stare dalla parte del Bene o del Male delineerà il tipo di persona che si diventerà “da grande”.


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