Da nord a sud, come fosse un solo corteo, gli studenti del Paese hanno invaso le piazze delle città italiane per manifestare il loro disappunto contro il governo Monti e la sua politica di austerità e rigore.
”La nostra generazione scende in piazza contro questo Governo e contro l’Unione Europea, che assieme privano milioni di giovani del diritto all’istruzione, al lavoro e al futuro” dicono i leader dei comitati studenteschi.
“Contro crisi e austerità riprendiamoci scuola e città”
“No al ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno” sono alcuni slogan che urlano a gran voce i ragazzi.
Daniele Mirandola, portavoce del Ksa, Kollettivo Studentesco Autonomo dice: “Abbiamo riportato 30 contusi per caduta a terra e due feriti a causa delle manganellate e delle cariche della polizia”.
Albert Camus diceva:«Ogni generazione, senza dubbio, si crede destinata a rifare il mondo. La mia sa che non lo rifarà. Il suo compito è forse più grande: consiste nell’impedire che il mondo si distrugga».
C.S.