Studio e maternità: come riuscire a conciliarli?
La laurea è un titolo importantissimo, che richiede dei sacrifici e tanto, tanto studio. Soprattutto in casi particolari, come ad esempio quando si ha un figlio e bisogna stargli accanto in ogni momento della giornata, per crescerlo senza fargli mai mancare nulla. Ed è proprio in questo caso che i giochi si fanno più duri: come fare a conciliare l’attenzione verso il proprio bambino e lo studio all’università? Non è un’impresa facile, ma neanche impossibile. Seguite i miei consigli e vedrete che tutto andrà per il verso giusto, e che riuscirete a conseguire questo titolo senza sottrarre neanche una briciola del tempo che necessita il vostro bimbo!
Innanzitutto dovrete pensare alla via più efficiente per studiare: iscrivervi ad un ateneo classico non faciliterà le cose, visto che sarete obbligate a seguire le lezioni ad orari proibitivi e ad intaccare un budget che vi servirà necessariamente per far fronte alle spese che il bimbo richiede. Come fare? Iscrivendovi a un’università online: in questo modo potrete seguire le lezioni comodamente da casa, agli orari che sceglierete voi. Università come l’Unicusano, poi, offrono una vasta scelta di corsi di laurea specialistica per tutte coloro che hanno interrotto gli studi dopo la triennale e che ora vorrebbero prendere una specializzazione.
Una volta che avrete risolto la questione dell’università, dovrete per forza stilare un piano dettagliato della vostra giornata, in modo tale da coniugare studio, faccende domestiche e tempo da dedicare al vostro pargoletto. Il mio consiglio è di dedicare la mattinata, fino ad ora di pranzo, allo studio: la mente fresca ed il buonumore vi aiuteranno ad apprendere più velocemente, così da poter dedicare il resto della giornata al vostro calendario di impegni. Con più tranquillità ovviamente, e con la sensazione positiva di aver fatto il vostro dovere!
Il planning dei vostri eventi è bene che sia dettagliato, ma anche molto elastico: l’umore, così come la concentrazione, non è sempre uguale. Questo significa che dovrete imparare a dedicare allo studio i momenti di maggiore lucidità, in base ai periodi che vivrete. Un esempio? In primavera le giornate si allungano, e rendono più piacevole lo studio nel tardo pomeriggio. Meglio ancora se studierete nel verde di un parco, con vostro figlio accanto che gioca con i suoi balocchi preferiti!
Infine, il mio consiglio è di ricominciare a studiare seguendo i vostri tempi, senza forzare eccessivamente la mano: il periodo di stop che avete affrontato vi obbligherà a riprendere confidenza con le dinamiche dello studio. Il modo migliore per riabituare il cervello è studiare a piccoli passi: quelli che oggi sono 45 minuti, domani diventeranno un’ora e così via!
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