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Stufe a Pellet – Analisi del combustibile

Creato il 10 novembre 2012 da Lecobottega @Lecobottega
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Stufe a Pellet – Analisi del combustibileIl pellet è un combustibile ecologico che può essere bruciato in stufe, camini e caldaie al posto dei ceppi di legno, ma soprattutto del petrolio e del gas metano.

Ma è ecologico ?

  1. Il pellet si ricava prevalentemente dalla segatura e da altri scarti provenienti dalla lavorazione di legname o legno vergine, i quali vengono sminuzzati o polverizzati, essiccati e da ultimo compressi in piccoli cilindri di varie misure di massimo 8-10 mm di diametro.
  2. Non richiede additivi chimici: Grazie alla capacità  legante della legnina, una sostanza presente nel legno che si attiva durante la trasformazione di cui sopra, il pellet da legname/legno è invece un prodotto compatto che non ha bisogno di aggiungere additivi chimici estranei al materiale completamente naturale di cui esso risulta alla fine costituito.
  3. Emissioni: Il pellet è un combustibile biocompatibile ed ecologico, con emissioni di CO2 praticamente nulle; inoltre genera quantità limitate di cenere e altri residui: la sua elevata densità e il suo basso tenore d’umidità fanno sì che bruci quasi completamente.

I vantaggi del pellet.

  1. E’ più economico sia rispetto al legno che ai tradizionali combustibili fossili,
  2. E’ una risorsa quasi inesauribile e può essere prodotta ovunque; data la sua principale materia di origine sono naturalmente favoriti tutti quei paesi che possono contare su grandi estensioni di terreni boschivi. Ed infatti tra i principali produttori di pellet ricordiamo Canada, Svezia, Germania, Austria Svizzera e Paesi Baltici.
  3. Ha una resa molto alta, a parità di volume il suo potere calorifico è quasi doppio rispetto a quello del legno.
  4. Rispetto al legno è poi meno ingombrante e necessita della metà dello spazio di stoccaggio.
Gli svantaggi del pellet.
  1. In Italia, nonostante ci siano massimi produttori di sistemi di riscaldamento a pellet in Europa come stufe a pellet, camini o caldaie a pellet, non ci sono grossi produttori di pellet, anche se il suo consumo è notevole e rappresenta un mercato in continua espansione.
  2. Presenza di pellet di scarsa qualità. E’ importante che il pellet, in particolare se destinato all’uso domestico, non contenga sostanze quali vernici, colle o impregnanti che, bruciando, possono generare fumi dannosi per la salute.
  3. Instabilità del mercato. La domanda, in alcuni periodi, ha superato l’offerta, innescando oscillazioni nel mercato.
Causa la forte diffusione di sistemi di riscaldamento a pellet, è aumentata la proposta sul mercato di pellet proveniente da ogni angolo d’Europa. Come però abbiamo visto, c’è pellet e pellet, attenzione quindi alla scelta! (leggere sempre l’etichetta presente sul sacchetto di pellet). Consigli per la scelta del pellet:
  1. Durante la combustione, l’odore deve essere lo stesso di quando si brucia del legno
  2. Il pellet deve contenere poca polvere di legno. La presenza di una grande quantità di polvere di legno nel pellet è indice di un pellet che si sgretola.
  3. Il pellet migliore è quello prodotto dal legno di Faggio e Abete. Come erroneamente si crede, il colore non è una caratteristica che definisce la qualità del pellet. Il colore dipende dal legno d’origine, per cui bisogna verificare che ci sia una corrispondenza in tal senso.
  4. Un buon pellet deve sempre avere forma e diametro regolari, e la sua superficie deve essere liscia e levigata, in quanto un pellet regolare garantisce una resa regolare della stufa che lo consuma.
  5. Il contenuto di umidità deve essere inferiore al 12%. Un pellet dal contenuto d’acqua troppo elevato, non mantiene la sua consistenza. La presenza di umidità diminuisce la resa della combustione perchè parte dell’energia viene usata per far evaporare l’acqua. Un pellet con un alto contenuto di umidità produce un fumo bianco durante la combustione

Fonte: English Handbook for Wood Pellet Combustion

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