Stuprare le capre o gridare “Forza Silvio”? La prima che hai detto

Creato il 12 aprile 2011 da Frankezze


Ieri mattina ero indeciso se andare a manifestare per il mio presidentissimo Berlusconi Silvio fu Luigi davanti al tribunale di Milano. L’alternativa era di andare a stuprare le capre in via della Spiga. Alla fine ho optato per le capre, mi è sembrata una scelta più dignitosa.

Il mio amico Kevin Morabito, che mi ha iniziato all’amore caprino quando a Baggio c’era ancora qualche filo d’erba, è andato a gridare il suo amore per Perluschone (grafia fonetica, per aiutarvi). Il mio amico Kevin mi aveva avvertito quando una signora coi tacchi a spillo e lo sguardo da dammilcazzosubitopirla è arrivata in piazzetta e ha iniziato a distribuire 30 e 50 euro a quelli che a suo dire avevano a cuore la libertà. Un altro mio amico, Brad Squillace, ha molto a cuore soprattutto il terzetto laccio emostatico-limone-quartino di roba. E’ andato a urlare fanculo ai giudici (gli è venuto facile perché viene da una famiglia 100% pregiudicata da sette generazioni). Poi si è confezionato un pomeriggio che sarebbe meglio non raccontare a Giovanardi.

Io, ripeto, sono andato ad amare con violenza gli ungulati in una delle più rinomate vie dello shopping milanese. I passanti non hanno gradito e hanno chiamato la polizia. In commissariato mi sono fatto sentire: “Siete dei moralisti, di questo passo dove andremo a finire? In via della Spiga sono di casa, e ognuno a casa sua è libero di fare ciò che vuole… Martina (la capra) era consapevole e consenziente… io cercavo solo di aiutarla, non volevo che si prostituisse… volevo candidarla alle Europee…”. Uscito con le mie gambe dalla questura di via Fatebenefratelli (non me l’aspettavo, mi ero procurato un paracadute in caso di un malore attivo) mi hanno subito chiamato da Roma. Un tipo dalla parlata strascicata che non mi è suonata nuova mi ha proposto la vicepresidenza della Commissione Giustizia.


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