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Stupri in salsa indiana

Creato il 23 gennaio 2014 da Symbel

Giustizia in salsa indianaNotizia odierna dall’india è lo stupro di gruppo di una ragazza indiana, di fede induista,  rea di essersi fidanzata con un ragazzo mussulmano e per questo multata.

Dato che la poveretta non aveva disponibilità della cifra (25.000 rupie pari a circa 300 euro) richiesta dal consiglio del villaggio, per espiare la pena il capo villaggio ha disposto che venisse stuprata.

Cosi , in tredici, capo villaggio incluso, hanno abusato della giovane donna in una capanna, finita poi all’ospedale.

Questo a un’anno di distanza dalle prime notizie di  stupri in india che sono riuscite a varcare i confini e di cui si sono occupati i media internazionali, come del caso della ragazza morta in seguito alla violenza subita in un autobus di Nuova Dehli.

Purtoppo l’India è un paese ancora molto indietro su certi argomenti (e una notizia del genere in patria  quasi non fa notizia), basti pensare alla discriminazione della donna, e le blande pene per questo tipo di reati.

Questo dovrebbe fare pensare a come funziona l’opinione pubblica e la giustizia in India, anche in considerazione del fatto che sarà una corte indiana a processare i nostri Marò, che svolgevano il loro servizio, ma che per la giustizia indiana rischiano di passare per assassini e quindi giustiziati.

Infatti se per loro una donna vale quasi zero, quanto vale uno straniero che ha per difesa personale addirittura ammazzato un’uomo indiano?

 

 

Brian Boitano (redattore)

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