Questo è il secondo Style lab effettuato durante l’evento Fashion in Pfanner, una sorta di contaminazione tra vari prodotti artigianali e creazioni artistiche, anche apparentemente molto lontane tra loro. Il filo conduttore che ho scelto per questo secondo look è stato lo stile Etico. Quattro parole a rappresentare un concetto: creatività, sostenibilità, tradizione e innovazione. Ne aggiungo personalmente altre due: talento e coraggio!
Spesso si sente discutere sull’esigenza che la moda debba assumersi l’impegno di essere anche etica e per questo scegliere una produzione che sia a basso impatto ambientale, preferendo materiali organici e attuando una accurata selezione di materiali di recupero di alta qualità. Parole… parole…
Ma poi ti capita di fare degli incontri davvero speciali. E ti convinci che c’è chi di questo ne fatto un vero progetto di vita.
Il primo incontro è con la designer Carlotta Fiorini e l’artista Serena Balbo; la loro collaborazione ha creato la linea ANIMANILI: due donne che creano capi personalizzati e sartoriali e che uniscono la ricerca stilistica a splendidi interventi artistici, quali i dipinti a mano sui tessuti utilizzati. Capi unici che valorizzano competenze e abilità professionali diverse ma sinergiche. Carlotta e Serena, fermamente convinte di volere portare avanti una produzione che avvenga nel pieno rispetto di Persone, Animali e Natura, escludono completamente l’uso di pellami e pellicce e prestano particolare attenzione alla ricerca di microfibre innovative e performanti, usate in particolare per le calzature da neonato in quanto traspiranti e antibatteriche.
Il secondo incontro è con Silvia Massacesi, una ragazza solare e sorridente, estremamente entusiasta di un progetto davvero unico che intende dimostrare come la sostenibilità può diventare uno stile di vita e non una semplice moda temporanea. Silvia insieme al suo fidanzato Davide, produce bellissime borse di sughero proveniente da scarti industriali e carta riciclata, servendosi di prodotti naturali nel rispetto dell’ambiente. QUI la sua pagina FB e QUI il suo shop online.
E poi abbiamo la dolcissima Silvia Serra, giovane designer di Fru à, della quale vi ho parlato anche nel precedente Style lab. Silvia, crea cappelli e accessori per gentiluomini e gentildonne, che amano distinguersi con originalità in ogni occasione del loro vivere quotidiano; fonte d’ispirazione per i suoi modelli davvero originali sono la campagna, i paesaggi rurali, i profumi e i colori tipici della Toscana, sua terra d’origine.
Infine un’altra coppia davvero speciale. Crizu e Barely Necessary. Crizu piega le pagine di vecchi libri creando sculture allo stesso tempo organiche e mentali. Pensate che il libro si trasforma rimanendo integro: nessuna pagine viene tagliata, ma solo piegata. Il risultato di questo lavoro lungo e ritmato che induce all’introspezione e alla contemplazione, è un oggetto minimale nell’aspetto, antico e nuovissimo allo stesso tempo, denso di storia. Insieme a Crizu c’è Barely Necessary, che aggiungendo vetri, piume, oggetti trovati sulle spiagge e ricordi di viaggi, crea gioielli di carta davvero unici e affascinanti.
E il cerchio si chiude nella creazione di un look che è il solo modo che ho per rendere merito a tanto talento. Guardo questi capi che ho indossato con tanto orgoglio e mi sento piccola di fronte a passione e capacità che sembrano quasi irreali e appartenenti ad un mondo fantastico.Vorrei solo potere alzarmi ogni mattina e vestirmi di fiabe e di passione. Come riescono a fare loro.