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Su Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle.

Creato il 26 giugno 2012 da Tnepd

Su Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle.

Nel video: Beppe Grillo quando ancora parlava dei problemi reali del paese.

Le accuse mosse al movimento di Grillo.

In un recente post apparso sul suo sito www.beppegrillo.it, Beppe Grillo commenta alcune delle accuse che gli vengono mosse, con un tono decisamente arrabbiato, minacciando di querelare chi lo criticherà con argomenti falsi, in modo da “colpirne uno per educarne cento”.
Analizziamo i punti di cui Grillo si lamenta, affiancandoli da un commento lampo, per poi vedere quali sono i problemi reali del Movimento 5 Stelle.

1. Grillo avrebbe uno yacht. Menzogna o no, non mi pare che avere uno yacht sia un problema. Anzi, direi che è un problema che vorrei anche io, perché adoro il mare, l’acqua e il sole.
2. Grillo fa pubblicità a Forza Nuova. Embè? Direi io. Forza Nuova è uno dei pochi movimenti che fanno proposte politiche sensate e che si occupano di temi scottanti e scomodi: massoneria, banche, pedofilia internazionale.
3. Grillo sarebbe un massone. Questa non è una critica, in quanto massone non è sinonimo di delinquente. Molti massoni sono brave persone.
4. Grillo ha preso i rimborsi elettorali. Anche se fosse (ma credo non lo sia), è un diritto che la legge concede, quindi non sarebbe motivo di critica.
5. I consiglieri regionali del M5S si intascano i soldi. Messa così l’accusa è un po’ generica, e peraltro non sarebbe una critica a Grillo ma al singolo consigliere.

Alle accuse che Grillo si autoriconosce, ne aggiungo altre che sento regolarmente in giro:

6. Grillo è un comico: se la politica è affidata ad un comico vuol dire che siamo alla frutta. In realtà i comici, per essere tali, devono essere persone intelligenti, al contrario di molti politici nostrani che sono persone poco intelligenti, incolte, amorali, quindi ben venga un comico in politica. Inoltre alcuni politici sono dei comici involontari; ben venga allora un comico che si dà alla politica, piuttosto che dei politici che si danno alla comicità involontaria. Tra l’altro, parlando di comici, esisteva un comico straordinario che era Bill Hicks, che facendo ridere diceva cose importanti e profonde, ma purtroppo – come capita spesso agli artisti troppo impegnati (vedi Rino Gaetano, De Andrè, M. Jackson – è morto precocemente (di cancro).

7. Grillo è demagogo e populista. Il problema non è se le cose che dice siano demagogiche o populiste; la domanda è un’altra ed è: ciò che dice Grillo è sostanzialmente corretto? E la risposta è sì.

L’accusa più seria mossa al movimento di Grillo – ma taciuta dalla stampa – è quella di essere appoggiato dalla massoneria degli Illuminati di Giuliano Di Bernardo.
L’informazione è tratta dal libro di Leo Zagami, “Le Confessioni di un Illuminato – Volume 2”, ma so che è corretta perché corrisponde alle informazioni che avevo anche io prima di Zagami, per altri canali e con altri criteri.
Secondo Zagami la Casaleggio Associati, che è la società che si occupa delle strategie di rete di Grillo, è una filiazione diretta della Gran Loggia degli Illuminati di Di Bernardo. E nella Casaleggio figurerebbero come soci anche personaggi legati alla massoneria cinese.

Bene. Io voglio essere generoso. Neanche l’essere legati alla Gran Loggia degli Illuminati (che pure è la massoneria attualmente più potente, perché si avvale delle migliori e più raffinate menti che ha l’Italia) è un problema di per sé. Credo infatti che occorra entrare in un’epoca in cui sia necessario lasciare dietro di noi le etichette massone, fascista, comunista, cattolico, ebreo, nazista, ricco, povero.
Lo sfascio dell’economia mondiale infatti travolgerà tutti, ricchi, poveri, ebrei, massoni, cattolici, e quindi occorre ragionare con criteri diversi.

Il problema del movimento di Beppe Grillo. Le parole che non ti ho mai detto.

Il problema di Grillo non sta in ciò che Grillo è o nelle persone che ha dietro. Quello che dice Grillo e quello che ha detto fino ad oggi è infinitamente più corretto delle cose che hanno detto i politici di casa nostra; nel suo blog era ed è difficile trovare argomenti non condivisibili o criticabili, o addirittura falsi; il suo progetto politico (scaricabile a questo indirizzo: http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf) è addirittura – almeno per me – condivisibile quasi al 100 per cento. Siamo quindi un bel passo avanti rispetto a ciò che dicono e hanno detto fino ad oggi i nostri politici per professione, i quali generalmente dicono cose false, e nei migliori dei casi a fronte di problemi concreti rispondono con una supercazzola incomprensibile.

Il problema del Movimento 5 Stelle è un altro, ed è dato in primis da ciò che Grillo non dice; secondariamente è dato dal modo in cui dice le cose.

Mi spiego.

Grillo non dice che il problema della politica è che fino ad oggi alcuni poteri occulti, massoneria e Chiesa cattolica in primis, hanno tagliato trasversalmente i partiti e le ideologie per far perseguire alle élite economiche e finanziarie un progetto di dominio globale del mondo, che si è tradotto nella crisi finanziaria mondiale che stiamo attraversando.
Quindi, per logica conseguenza, non spiega come intende superare questo ostacolo, e come si colloca la sua contiguità alla massoneria di Di Bernardo. Proprio per questo Grillo dovrebbe spiegare come pensa di uscire da un disastro politico ed economico voluto e perseguito dalle élite massoniche al potere, facendosi appoggiare da un’obbedienza massonica di recente creazione come quella di Di Bernardo; in altre parole Grillo dovrebbe spiegare come si collocano la Gran Loggia degli Illuminati e il suo movimento relativamente al progetto massonico del New World Order (Nuovo ordine mondiale), che è il fine ultimo perseguito da quei poteri che ci stanno portando allo sfascio.
Ma ovviamente questo non verrà mai fatto perché, in linea generale, dal blog di Grillo tutto ciò che riguarda poteri occulti e massoneria è sistematicamente bannato.

Altra cosa che Grillo non dice è che la crisi finanziaria potrebbe essere cancellata in un soffio se lo stato uscisse dall’Euro e dalla UE, si riappropriasse del potere di battere moneta togliendolo alle banche, e regolasse direttamente la moneta.
Quello che Grillo non dice è anche che chiunque cercasse di portare avanti un progetto politico del genere farebbe la fine di Haider in Carinzia, o di Bossi (prima con la malattia, poi con la scoperta dell’acqua calda che il figlio usufruiva un po’ troppo generosamente dei soldi del partito, cosa che tra l’altro fanno regolarmente tutti i politici da secoli); e non dice che se un parlamento e un governo decidessero di votare una cosa del genere ci ritroveremmo i carri armati e gli aerei della Nato davanti a Palazzo Chigi.
Nel programma politico del Movimento 5 Stelle si trovano quindi idee condivisibili ma di minima importanza per la società, come gli incentivi alle piste ciclabili (progetto per gran parte inattuabile a causa dei dislivelli tipici della maggior parte delle città italiane) ma non un solo cenno al problema della moneta e della proprietà della Banca d’Italia, come non un solo cenno all’uscita dell’Italia dall’UE e dall’Euro.

Non solo nel programma economico di Grillo non compaiono accenni al problema della moneta, ma non compare neanche alcuna misura preventiva contro quello che sarà il problema più grosso che ci troveremo ad affrontare tra pochi mesi: la distruzione della nostra moneta e della nostra economia a tutto vantaggio dell’economia cinese che – scientemente e in modo programmatico – i nostri politici stanno facendo lievitare, evitando accuratamente alle aziende cinesi controlli fiscali, doganali e amministrativi.

Nella parte del suo progetto relativa all’istruzione, compaiono idee innovative (innovative per l’Italia, perché in altre nazioni le adottano da sempre), come la valutazione dei docenti effettuata dagli stessi studenti, ma non si fa un solo cenno al vero cancro della cultura attuale: il sistematico occultamento di tutto ciò che non era in linea col pensiero dominante della Chiesa cattolica e il sistematico occultamento dell’importanza dello scontro tra Chiesa e Massoneria nella cultura ufficiale. Manca quindi un progetto che comprenda anche materie come lo studio delle religioni (inclusi soprattutto vangeli apocrifi, i testi di Mauro Biglino e Zecharia Sitchin, studio delle altre religioni) nonché lo studio della massoneria e della sua influenza nella storia degli ultimi 20 secoli dell’Occidente. I programmi scolastici dei primi anni di scuola dovrebbero poi essere incentrati sulle materie più importanti per lo sviluppo dell’individuo (religione e spiritualità, psicologia, educazione fisica, educazione civica con tutto quanto ne consegue, ovverosia funzionamento del governo, del parlamento, il concetto di società, stato, ecc.; cioè esattamente tutto quello che oggi non viene insegnato, o viene insegnato poco e male, con insegnanti incompetenti e con pochi mezzi). Al bambino deve essere insegnato che la cosa più importante da capire e imparare è il senso della vita e della morte, la comprensione di noi stessi in relazione alla società, e la comprensione dei meccanismi sociali. La matematica, la storia, la geografia, la letteratura, sono gusci vuoti che non servono a nulla se la persona non è dotata di una spiccata spiritualità e non ha capito il senso della vita. Questo concetto lo riprenderò in un prossimo articolo e sarà oggetto di approfondimento.
In breve qui mi limito a dire che una persona che sappia tutta la letteratura, che conosca tutte le lingue e la matematica, che sia un giurista esperto e plurilaureato, avrà sprecato la sua vita se è infelice e depresso e non riesce a trasmettere felicità ai propri figli e a chi gli sta intorno. Al contrario, se anche una persona non sappia nulla di matematica, storia, letteratura, e non sia mai andata a scuola, ma conosca il senso della vita e sappia trasmetterlo ai suoi figli insegnando loro ad essere felici, sarà comunque una grande persona.
Per imparare la storia, la matematica, le lingue, la letteratura, c’è sempre tempo e lo si può fare in qualsiasi momento della vita.
Per imparare a conoscere se stessi e comprendere il senso della vita e della morte, può essere un giorno tardi perché più si è adulti e più la mente è troppo fossilizzata per aprirsi a nuove visioni della realtà.
Questo concetto potremmo anche esprimerlo in altro modo. Essendo la società la somma di tutte le persone – noi compresi – non ci sarà alcun cambiamento finché si pretenderà di cambiare la società dall’alto, senza prevedere modalità di cambiamento dal basso che partano dall’individuo, e finché non metteremo in discussione noi stessi.
E, dal mio punto di vista, nessun punto del programma del Movimento 5 Stelle prevede qualcosa che possa produrre un reale cambiamento dal basso. Più o meno è come se ad una casa pericolante e in procinto di crollare si decidesse di dare una mano di pittura e di coprire le crepe con dello stucco: la casa crollerà e verrà distrutta alla stessa velocità, solo che gli occupanti penseranno di vivere in una casa nuova e saranno anche tranquilli.

Infine, quello che è sbagliato in Grillo è la carica di violenza che porta con sé, che in un momento delicato come quello che stiamo attraversando e come quello che attraverseremo, è decisamente pericolosa.
Grillo infatti si esprime con enfasi, in modo divertente, ma lo fa caricando di odio e rabbia (in parte legittimi, per carità) le platee; il suo linguaggio, seppure divertente (Pisapippa, lo Psiconano, Cancronesi, ecc.) è idoneo a fomentare violenza e competitività in un momento in cui ci sarebbe bisogno di maggiore riflessione sui valori che fino ad oggi sono stati i pilastri della nostra società.
Il sospetto insomma è che il movimento di Grillo serva solo a canalizzare lo scontento della maggior parte degli italiani, di quegli italiani che hanno capito che destra e sinistra sono solo contenitori diversi che hanno al loro interno però gli stessi identici ingredienti, pompando il tasso di aggressività di chi aderisce al movimento, e aumentando quindi il rischio di disordini, sommosse e manifestazioni di piazza, che è esattamente ciò che vogliono coloro che stanno al potere.
Il suo progetto politico trascura solo alcuni punti, ma si tratta proprio di quei punti che fanno comodo al sistema per mantenere lo status quo.
In sostanza Grillo sta facendo quello che hanno fatto fino ad oggi i politici che lui critica: non spiega cosa è quella massoneria degli Illuminati che c’è dietro a lui e alla Casaleggio, non lo spiegherà mai, e la maggior parte dei grillini non se lo domanderà neanche; il che è esattamente quello che è successo nella storia politica dell’Europa da sempre.
Dal punto di vista programmatico non propone invece proprio quelle cose che porterebbero ad un radicale cambiamento del sistema; il che è quello che succede da sempre e che sempre succederà.
La maggior parte dei grillini sono persone in buona fede, impegnate nella società, con ottime idee politiche e sociali, animate da un sincero desiderio di cambiamento del mondo in cui viviamo; probabilmente, allo stato attuale della nostra politica, sono le persone migliori che possiamo incontrare.
Le cose che invece sono assolutamente identiche al passato sono due: il leader e il programma. Purtroppo la facciata ridipinta a nuovo impedisce di vedere quello che c’è sotto.


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