Ciao a tutti voi carissimisssssssssimissssssssssssssssimi amici miei…!!!
Come state???
Tutti bene come spero???
Sì, vero???
Io sto bene…!!!
E’ vero che sento che mi sta raggiungendo la mia mini allergia annuale ma comunque non si tratta di nulla di grave…!!!
Anzi…
A ben pensarci deve essere stata proprio questa allergia in dirittura d’arrivo che ieri mi ha fatto temere di star prendendo il raffreddore e magari anche la febbriciattola visto che ho avuto quasi frescolino per tutto il giorno.
Che ci volete fare???
Quando so di dover partire o, come oggi, di dover andare dal commercialista divento paranoico e tendenzialmente ipocondriaco…!!! ^_______^
Comunque sia…
Come direbbe il Bardo “Tutto è bene, ciò che finisce bene!!!”
A ben pensarci questo detto shakespeariano si adatta perfettamente anche alla mezza peripezia capitatami stamattina mentre stavo andando dal commercialista.
I fatti si svolti in questo modo…
Visto che oggi, a pranzo, ci sarebbe stata ospite la mia “cuginetta” Francesca, io ho deciso, anche visto il tempo quasi primaverile, giusto un tantinello più fresco (!!!), di andare a San Pietro Berbenno col treno.
Tanto per l’andata ce n’era uno a circa un quarto alle nove, mentre per il ritorno l’offerta raddoppiava addirittura.
Il primo ritorno, non propriamente papabilissimo visto l’orario di arrivo del treno d’andata, verso le nove del mattino, considerato il fatto che lo studio del mio commercialista, per la verità del commercialista di mio zio ma visto che io e il mio zione Battista, il papà della mia “cuginetta” Francesca tra l’altro, siamo collaboratori, o meglio visto che io collaboro con lui, posso vantare anche un cinquanta per cento di “proprietà” del commercialista, no (???), dista circa un quarto d’ora dalla stazione ferroviaria e considerato anche che stamattina avrei dovuto registrare le fatture di chiusura dell’anno scorso, arrivava in stazione a San Pietro Berbenno (che la voce registrata pronuncia con la “e” apertissima!!!) alle nove e cinquantotto; il secondo invece arrivava a San Pietro Berbenno un’ora dopo il primo ed era ampiamente accessibile pur considerando i “fattori” che ho elencato poco fa.
Ma il “fattaccio” che vi voglio raccontare è successo quando ancora ero alla stazione di partenza, nella mia Sondrio.
Stamattina, temendo di essere in ritardo, ho ignorato la vocina che mi diceva di andare dentro la stazione ad obliterare il biglietto.
Ho preferito, per essere maggiormente sicuro di non finire col perdere il treno, andare direttamente sui binari.
Tanto sapevo che c’è un’obliteratrice anche sul marciapiede tra i binari due e tre…!!!
E così raggiunto il marciapiede e timbrato il biglietto d’andata, fatica sprecata tanto all’andata che al ritorno visto che il controllore, come quasi di regola fa (!!!), non è passato a controllare, mi sono diretto, convinto al treno in attesa sul binario tre.
C’è da dire che erano ormai anni che non utilizzavo più il treno di venti un quarto alle nove del mattino per andare dal commercialista però, come direbbe il Buon Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Lo sanno anche i fermenti lattici…” che i treni regionali, quelli per intenderci che fermano nel novanta e rottissimi per cento delle stazioni (!!!), partono dal binario tre.
E’ sempre stato così…!!! ^____^
Una cosa però stamattina mi ha colpito…
Il treno che avrebbe dovuto portarmi a destinazione aveva tutte le porte dei vagoni, porte del tipo “a soffietto” che solitamente si aprono da sole, erano chiuse.
Solamente quella della vettura di testa era aperta.
Tanto che lì per lì ho detto, a nessuno se non all’aria tersa di questa frizzante mattinata di (quasi) fine febbraio: “Ma cos’è?!?!?! Mi tocca salire passando dalla locomotiva?!?!?!”
E così, fiducioso delle mie conoscenze circa il normale traffico ferroviario sondriese sono salito in carrozza e mi sono accomodato.
Ad un certo punto mi vedo comparire davanti un uomo che mi chiede: “Dove va lei???”
“A San Pietro (Berbenno normalmente viene omesso nel “parlato”)”, ho risposto io pensando di aver di fronte un passeggero non propriamente uso ad utilizzare i “nostri” treni.
Mi stavo già preparando a fornirgli tutte le indicazioni del caso quando lui, anticipandomi, mi ha detto: “Questo treno non parte!!! Deve prendere quello sul binario due!!!”, quindi ha aggiunto: “Ma non ha visto che tutte le porte erano chiuse???”
A questo punto io, reprimendo un commento tagliente del tipo “Tutte, tutte no visto che quella lì era aperta!!!” ho chiesto conferma e quindi ho cambiato convoglio.
Grazie al Cielo ero in ampio anticipo; tanto che mi toccato aspettare altri cinque minuti anche sul nuovo treno, prima che questo lasciasse la nostra stazione.
Come ho detto all’inizio il detto shakespeariano vale anche per questo caso…!!! ^______^
Tutto è bene, ciò che finisce bene!!!
Sempre e comunque…!!! ^_____^
Bene…!!!
Ed anche per questa “Storiella di Peripezie da Viaggio” siamo ormai giunti ai saluti…
Non prima però di aver potuto ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che anche stavolta avete deciso di dedicarmi e prima di avervi potuto rinnovare l’appuntamento con la nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^___^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^________^
Per ora vi saluto augurandovi una splendida rimanenza di serata, una serena notte ed uno scoppiettante mercoledì…!!! ^__________^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimissssssssssimisssssssssssssssssimisssssimi amici miei…!!! ^_________^
Riccardo