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Su g+ non si parla di interiorità!

Creato il 03 luglio 2012 da Marketing_passion @armastropierro
SU G+ NON SI PARLA DI INTERIORITÀ!
In G+ (come del resto nell'intero web) le parole chiave della comunicazione sono quelle corrispondenti alle 6 lezioni americane di Italo Calvino: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, consistenza. Questi preziosi insegnamenti mediatici vengono di solito usati per disquisire di argomenti mondani (politica, tecnologia,ecc.) a discapito, tristemente, della ormai da troppo a lungo trascurata sfera dell'interiorità, vero grande tabù della società consumistica GLOBALE (ad eccezione di quei pochi Paesi che per tradizione culturale sanno ancora oggi dare il  giusto valore a ciò che non è tangibile, nè tantomeno estimabile).Ognuno di noi, pur DECIDENDO di occuparsi dei soli affari esterni facendosi beffa dell'astratto, che lo voglia o no risulta di fatto costituito anche da una componente "immateriale", che presto o tardi reclamerà la sua parte di importanza tanto più alacremente quanto più a lungo le sia stata negata. Non mi curo quindi del fatto che parlare di interiorità in G+ sia impopolare o disdicevole: qualcuno deve pur iniziare a farlo, se si vuole in effetti arrivare a definirlo a buon titolo "mezzo mediatico futuristico", perché se in esso regnano gli stessi tabù della società in cui viviamo, allora non può fare di meglio che diventarne un clone, senza arrecarle alcun giovamento decisivo e anzi rafforzandone i punti deboli e le piaghe da cui già da tempo immemore risulta afflitta: mi riferisco ad esempio alle guerre (da quelle in famiglia a quelle internazionali), per non parlare delle inaccettabilmente esagerate differenze economiche tra i vari individui (dato di fatto e paradosso della crisi economica mondiale che proprio in questo periodo stiamo dolorosamente attraversando).
"Tutto è iniziato con il crollo della Lehmann Brothers ", anzi, no, "è tutta colpa della manipolazione mediatica", "no!: il problema è che il libero arbitrio ha un difetto di fabbrica! O_O ": io non so chi abbia le risposte alle grandi domande, ma di certo, quali che siano i veri eventi alla base dei problemi più importanti, ogni cambiamento inizia da e prosegue grazie a ognuno di noi: è quindi IN NOI (oltre che negli accadimenti del mondo esterno) che va individuata la radice di questi problemi, è IN NOI che deve avvenire quindi un cambiamento affinchè la situazione migliori!; non c'è nulla di insano nè infantile nel fare propria la consapevolezza di poter essere coprotagonisti di un mondo migliore ("stay hungry, stay foolish" ha detto qualcuno), così come nulla di male è insito nel condurre una vita agiata se si capisce che tutti ne hanno almeno in parte diritto e soprattutto che si può essere soddisfatti e appagati anche con pochi averi materiali qualora si sia ricchi dentro; non tutti però sembrano averlo capito, anzi, pochissimi ci credono davvero.
È dunque tempo di prendere provvedimenti per provare a trovare un equilibrio consapevole tra il dentro e il fuori; un suggerimento potrebbe consistere nel sottrarre tempo alla spasmodica rincorsa all'accumulo di ricchezze e potere/rilievo sociale (che inevitabilmente conducono alle piaghe già citate), a favore di un'attenta riflessione e di una sana autocritica del proprio operato quotidiano!
Siamo corpo e spirito: scegliere l'uno e rinchiudere l'altro in una scatola significa vivere a metà, con tutte le conseguenze del caso, perchè l'interiorità sa essere Fenice: la si può uccidere, ma prima o poi risorge...e anche parecchio incazzata.
commento di Jacopo Monti trovato su g+

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