a cura di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
“L’evento tragico di oggi contro il militante in fin di vita segna la fine di una mediazione che tanto non c’è mai stata. Annunciamo l’avvio della guerra (vera) contro il sistema attuale, contro la cricca mafiosa, golpista e trasversale che ormai ha da tempo, troppo tempo, gettato ogni maschera. Siamo diventati ‘manichèi’: o con noi o contro di noi. Da adesso conterete i VOSTRI morti, servi o capoccia, vi staneremo… ed è anche MOLTO facile. Ve la siete cercata”.
“Ora vi ammazziamo noi”, questo il titolo di un post (Submitted by anonimo on Mon, 27/02/2012 – 19:40): “Avete cercato il morto, per l’ennesima volta. La pace è finita. Ora, alla prima occasione, vi ammazziamo noi, porci servi, fascisti e padroni mafiosi. A morte voi!”.
Riflettendo: Parole. Per il momento siamo di fronte a delle parole, ma forti, davvero troppo forti anche per la Rete che tutto digerisce alla velocità della luce. Parole, certo che sì, parole minacciose sparate da qualcuno che ci tiene molto a vestire la comoda maschera dell’anonimato. Nasce così il sospetto che a scrivere simili scempiaggini sia stato uno che non ha mai pensato, neanche alla lontana, alle parole di saggezza del Mahatma Gandhi: “La non violenza, che è una qualità del cuore, non può venire da un appello alla ragione”.
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