Milano, città della Madonnina, ne ha ora un’altra: fatta di bronzo e rivestita d’oro, è stata realizzata nella Fonderia Nolana del Giudice. Una madonnina “fatta”al sud, precisamente a Nola, nell’ambito del progetto nato per iniziativa di Allianz e Antonio Colombo, presidente della Colombo costruzioni.
Ad indicare la fonderia campana è stata la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, la quale promosse la creazione della precedente Madonnina nell’ambito del progetto “La Protezione”, rivolgendosi ai nolani.
La Fonderia Nolana, la quale, in passato si è già occupata del restauro della Resurrezione di Pericle Fazzini in Vaticano, ha costituito un team di ricerca per sostenere il percorso operativo della realizzazione. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Seconda Università di Napoli. Un lavoro sinergico che ha portato alla creazione della nuova madonnina, prodotta in scala 1:1 e alta 4,16 m.
Tramite la creazione di un modello 3D, si è potuto procedere alla lavorazione con la tecnica di fusione a Cera Persa, la quale rappresenta un procedimento antichissimo; infatti, già nell’antico Egitto, in Mesopotamia e nella Cina della dinastia Han, la fusione a Cera Persa veniva utilizzata per la produzione di oggetti di piccole o grandi dimensioni. In Europa, è arrivata in età classica come informano i notissimi Bronzi di Riace.
La nuova Madonnina campano-settentrionale, dalla particolare luminosità, è stata posta in cima alla torre Allianz, la vetta più alta di Milano ed è rivolta verso la Madonnina storica che padroneggia il Duomo.