A poche ore dallo scivolone comunicativo di Letizia Moratti sul versante social network (non lei in prima persona, ovviamente, ma la percezione in fin dei conti è stata quella) arriva anche l’account Twitter dell’Unità a infierire – in maniera per altro non del tutto esente da potenziale volgarità – sulla figuraccia in salsa 2.0 del sindaco uscente di Milano.
Sarà stata la scarsità di caratteri tipica del sito di microblogging ad aver costretto la persona curatrice dell’account del quotidiano di Concita De Gregorio ad abbreviare eccessivamente il concetto, o forse un commento troppo avventato o considerato spiritoso, fatto sta che quello che ne è uscito è una frase non particolarmente elegante e dal significato altamente fraintendibile in senso hard:
#Sucate non esiste, ma intanto è bello pensare che Letizia vi si potrà dedicare dopo aver perso le elezioni http://bit.ly/iNPSRI
Nell’epoca del real time e della diffusione immediata di ogni frammento informativo in rete sarebbe bene ponderare attentamente le conseguenze di qualsiasi comunicazione, soprattutto se veicolata attraverso un canale ufficiale di un quotidiano a tiratura nazionale.
Comprendo, da semplice osservatore esterno, l’eterno dilemma tra approccio friendly da un lato ed eccessiva formalità dall’altro per quanto riguarda la gestione della propria presenza sui social media, ma alla luce dei fatti appare sempre più evidente la necessità di trovare una via alternativa, un compromesso, un “giusto mezzo” che bilanci da una parte l’esigenza di non apparire troppo ingessati nei confronti del proprio pubblico e dall’altra quella di non far scadere il prestigio e la professionalità della testata con passi falsi frutto della leggerezza – incancellabile – di un momento.