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Sud Africa - Nuova Zelanda 16-32

Creato il 07 ottobre 2012 da 22metri @22metri
La Nuova Zelanda chiude imbattuta il Rugby Championship e, se ce ne fosse stato bisogno dimostra ancora una volta il proprio dominio sulla scena rugbistica mondiale battendo senza appello i numero due al mondo in casa loro.
Di fronte a circa ottantamila tifosi al Soccer City di Soweto, stadio costruito per i mondiali di calcio del 2010, il Sud Africa si presenta determinato e controlla il gioco per,il primo quarto di gara grazie alla pressione dei proprie avanti, alla velocità dei backs ed all'ottima intesa tra i due mediani della cerniera di centrocampo. La mischia e la rimessa laterale degli springboks sono perfette e costringono gli all blacks a ricorrere più volte a falli per fermarli. Punizioni sulle quali il Sud Africa non capitalizza come dovrebbe, Goosen sbaglia due calci nei primi 5 minuti.
La prima meta arriva con il solito Bryan Habana alla 47esima meta in 83 test, che si fa trovare pronto su un buco difensivo causato da un'ottima azione del suo capitano Jean de Villiers e va a depositare indisturbato sotto i pali.
Continua il dominio springbok e frutta un'altro piazzato, questa volta Goosen è preciso al calcio.
Solo al 24 si inizia a vedere la Nuova Zelanda, e come sempre accade con gli all blacks, alla prima occasione arrivano i primi punti. Meta di Samuel Whitelock che sfrutta una buona sovrapposizione di Kieran Read sul lato sinistro, resiste all'ultimo tentativo di placcaggio di Gossen e Strauss e va a schiacciare di potenza. Carter sbaglia la trasformazione.
La meta kiwi riequilibra la dinamica del gioco e gli all blacks colpiscono di nuovo, questa volta è Aaron Smith a concludere un'altra azione che si sviluppa sul lato aperto, dove i neozelandesi hanno di nuovo giocatori in quantità.
Heyneke Meyer decide che è giunto il momento di sostituire uno spento Goosen con il mediano d'apertura delle Cheetas Elton Jantjies, beniamino di casa, che ripaga immediatamente la fiducia calciando i suoi primi punti per gli springboks su piazzato al 36' e riporta così il Sud Africa in avanti. Per poi segnare allo scadere da circa metà campo un altro piazzato ottenuto in mischia, dopo che Alain Romain aveva richiamato gli avanti al blacks alla disciplina. Romain a volte incerto in ruck e maul, ma per il resto padrone della gara. Il primo tempo si conclude sul 16-12.
Passano solo 25 secondi nel secondo tempo e gli all blacks vanno in meta: calcio d'avvio battuto da Dan Carter, recuperato da Israel Dagg ed è ancora una volta il terza linea centro Kieran Read a rompere un paio di placcaggi e a lanciare Ma'a Nonu che non deve far altro che depositare la palla oltre la linea: 16-19 dopo la trasformazione di Carter
Dopo un mancato piazzato da 56 metri, Jantjies colpisce anche lui il palo al 9' da posizione favorevole. In occasione del fallo, il decimo degli all blacks, Romain avverte ufficialmente McCaw, che risponde con uno sguardo perplesso, come sempre quando gli viene fischiato un fallo contro.
Con la propria 23esima meta in maglia nera Conrad Smith al 12' segna la quarta meta per gli ospiti che vanno anche a punti con un drop di Carter.
Israel Dagg si prende un giallo per l'ennesima infrazione al 26', la reazione del Sud Africa non si fa attendere, ma l'ottima difesa neozelandese, nonostante un clamoroso fallo non visto dal'arbitro resiste sulla propria linea di meta. Ed al 32' Dan Carter mette virtualmente fine alla gara realizzando un piazzato da 40 metri che porta il vantaggio degli all blacks a 16 punti. La gara si conclude sul punteggio finale di 16-32 su un piazzato sbagliato allo scadere da Aaron Cruden subentrato a Dan Carter nei minuti finali.
Uomo partita: Kieran Read

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