1993: Sud di Gabriele Salvatores
uscita italia: 17 ottobre 1993 uscita canada (toronto international film festival): 11 settembre 1994

Storia ambientata in un paesino del Meridione in una domenica di elezioni: settimo film del regista napoletano, film che il pubblico non ha gradito e che ha suscitato perplessità nella critica (1).
Parlare di argomenti drammatici (terremoto, disoccupazione, emarginazione, razzismo, depressione, corruzione della classe politica, potere del mezzo televisivo…) con toni spesso da commedia non è cosa facile. Va dato atto a Gabriele Salvatores di aver evitato retorica e macchiette varie (perennemente presenti nel nostro cinema quando l’argomento è il Meridione) ma il suo film soffre nell’oscillare continuo tra dramma e commedia non perfettamente fusi tra loro: lo spettatore sorride spesso, correndo così il rischio di dimenticare la serietà dei temi trattati.
Dedicato a tutti i centri sociali occupati (e autogestiti) d’Italia, Sud (che vede l’utilizzo del digitale, cosa che per i tempi era innovativa) è probabilmente il film più «politico» di Salvatores e si avvale di un buon cast tra cui spiccano un bravissimo Silvio Orlando e un Renato Carpentieri misurato ed equilibrato come sempre (chi convince meno è Francesca Neri, colpa di un personaggio complesso che andava maggiormente approfondito).
note
(1) “I grandi discorsi sono a disagio nel cinema e sono competenza di pochi autori, fra i quali Salvatores non c’è” (il Farinotti), “Tanti bersagli in questa pellicola di Salvatores, forse troppi: sa di deriva qualunquista prendersela con tutti. Tutti i problemi dell’Italia in un solo film…” (Film.tv.it)
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