Sud Sudan. Casa Bianca condanna ribelli Machar, ‘orrore per massacro civili’

Creato il 23 aprile 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

Dopo la denuncia delle Nazioni Unite che lunedì, in un comunicato, avevano puntato i riflettori sulla drammatica situazione in cui versa il Sud Sudan e, soprattutto, messo in luce le violenze perpetrate dai ribelli, guidati dall’ex vicepresidente Riek Machar, contro la popolazione civile, anche lo stesso presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha espresso oggi il suo orrore per quanto sta accadendo nello stato africano.
Jay Carney, portavoce della Casa Bienca, ha infatti usato parole forti nel condannare i recenti avvenimenti: “le immagini e i resoconti di questi attacchi scioccano le coscienze: corpi ammassati sui pavimenti di chiese e moschee, malati uccisi negli ospedali, decine di civili assassinati sulle strade, apparentemente in ragione della loro appartenenza etnica o della loro nazionalità”.
L’altro ieri infatti l’Unmiss (United Nations Mission in the Republic of South Sudan), la missione Onu nel paese, aveva parlato di centinaia di assassinii da parte dei guerriglieri, avvenuti dopo la conquista del distretto petrolifero di Bentiu, contro la parte i popolazione appartenente all’etnia Dinka, gruppo del presidente Salva Kiir, avversario di Machar, di etnia Nuer.
Dopo il fallito colpo di stato con cui le forze fedeli all’ex vicepresidente sono state respinte dall’esercito regolare, la nuova strategia dei ribelli per combattere il governo di Juba è quella di prendere il controllo delle principali città degli stati settentrionali del Sud Sudan e, di conseguenza, degli impianti di estrazione del petrolio; gestire i pozzi petroliferi significa di fatto avere in mano l’economia sudsudanese, i proventi derivanti dalla vendita del greggio costituiscono infatti il 98% delle entrate del giovane paese.

da Notizie Geopolitiche



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