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Sud Sudan. Sventato golpe militare; esercito regolare sconfigge truppe fedeli a Riek Machar

Creato il 16 dicembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

kiir_machardi Giacomo Dolzani

È stato evitato per poco il colpo di stato in Sud Sudan; il golpe, ai danni dell’attuale presidente Salva Kiir, sembra sia stato orchestrato dall’ex vicepresidente Riek Machar, appoggiato da alcuni comparti della Guardia Repubblicana sudsudanese a lui fedeli.
Sia Kiir che Machar erano infatti generali ed alti comandanti dell’Spla (Sudan People’s Liberation Army), l’esercito ribelle che aveva combattuto la guerra civile contro le truppe di Khartoum e che, dopo l’indipendenza dal Sudan, ottenuta il 9 luglio 2011 tramite un referendum, è divenuto l’esercito regolare di Juba.
Machar, dopo aver accusato Kiir di autoritarismo e di aspirare all’instaurazione di una dittatura, aveva reso note le sue intenzioni di presentarsi alle successive elezioni come suo sfidante; era quindi stato destituito dalla carica di vicepresidente il 23 luglio scorso, in seguito ad un rimpasto di governo operato da Kiir e, di fatto, trasformatosi in una epurazione ai danni dei possibili rivali politici.
La giovane età della nazione ha implicato una forte instabilità politica ed il permanere delle rivalità tra le fazioni, già presenti in passato, all’interno di quelli che un tempo erano solo movimenti ribelli ma che oggi governano il paese; questo stato delle cose, unito all’estrema povertà in cui versa la popolazione, ha contribuito alla nascita di bande di ex guerriglieri agli ordini di alcuni signori della guerra ma ha anche acuito le divergenze all’interno del governo e di quello che oggi è l’esercito regolare del paese.
Questi conflitti interni sono esplosi oggi nelle strade della capitale, in cui una parte delle truppe speciali, legate a Riek Machar, che un tempo era il loro generale, dopo aver saccheggiato il principale arsenale della città hanno assaltato alcuni punti militarmente strategici, come le caserme delle forze armate.
Il tentativo non è andato però a buon fine: l’esercito regolare fedele al presidente Kiir ha infatti respinto l’attacco e, dopo l’imposizione del coprifuoco, quest’ultimo ha annunciato che “la situazione è sotto controllo”, aggiungendo che “quello che è stato un vero e proprio tentativo di colpo di stato è ormai fallito”.

da Notizie Geopolitica



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