Sono rimaste le vuvuzuelas , e il sorriso del presidente Jacob Zuma dopo il mondiale terminato in Sudafrica. Gli interlocutori del paese africano ora sono cambiati, non più l’Uefa, ma i Cinesi. Sono arrivati in Cina , sperando in portafogli aperti, per la più grande delegazione africana mai sbarcata in Oriente.
Tutto cambiato in Sudafrica. Da tre settimane le piazze si tingono di rosso, rispetto al giallo nazionale durante il Mondiale. E’ il rosso della magliette che migliaia di lavoratori indossano nella loro lotta quotidiana contro Zuma.
“E’ guerra” dicono i manifestanti. Questo non è uno sciopero come tutti gli altri. Non è una questione di pochi rand di stipendio. La distanza separa le parti ( il governo offre il 7% di aumenti salariali, il sindacato ne chiede 8,6%) non può spiegare scene come donne incinte e moribondi allontanati dagli ospedali , persone malate abbandonate nei corridoi , alunni malmenati dagli insegnanti in rivolta , arresti e feriti., proiettili che sparano proiettili di gomma sui manifestanti e la sera dicono che anche loro vogliono aderire allo sciopero.(L’Alta Corte li ha precettati). I minatori che annunciano un blocco di solidarietà.
Inoltre E’ scoppiata la battaglia politica per prendere il comando dell’African National Congress. Era previsto che dopo i mondiali il governo eterogeneo (insieme liberali e comunisti) si sarebbe sciolto. A gettare la prima pietra il sindacato Cosatu , maggiore sindacato del paese ( 2 milioni di aderenti) . “Fermeremo il paese” ha detto il segretario Vavi. Alleato dell’Anc , adesso parla del governo come una struttura disfunzionale . Ognuno pere la sua strada.
Lo stato di disoccupazione (raggiunge il 25%) è il più alto del mondo , e non aiuta il governo. Anche le richieste degli scioperanti , dopo gli aumenti del 13% ottenuti nel 2009 , non si addicono al momento di crisi. L’ex preside di Soweto , Mama Lolo, lo aveva previsto “Abbiamo vissuto per anni con un obiettivo , un’illusione all’orizzonte : i Mondiali. E dopo? Ci troveremo con un grande vuoto”