È ancora in corso lo sciopero ad oltranza di una parte dei minatori impiegati nelle miniere sudafricane di Rustenburg e Nord Pilanesburg, di proprietà di Anglo American Platinum, controllata del Gruppo Anglo American, colosso inglese leader mondiale nell’estrazione di platino e tra le più grandi aziende minerarie del globo; la multinazionale ha annunciato un massiccio piano di licenziamenti, resosi necessario dal calo delle entrate registrato dalla compagnia in seguito al crollo dei prezzi delle materie prime.
Lo sciopero è cominciato lo scorso 27 settembre ed ha coinvolto però solo gli operai iscritti ad Amcu (Association of Mineworkers and Construction Union), unico dei quattro sindacati coinvolti nelle trattative a non aver voluto scendere a compromessi con l’azienda, dando inizio alla protesta; secondo i dati diffusi da Anglo American, ad aver incrociato le braccia sono quindi circa il 20% degli impiegati, causando una perdita giornaliera di approssimativamente 3100 once di platino e, a quanto dichiarato nel comunicato, non compromettendo il regolare svolgimento dell’attività estrattiva.
Il numero di esuberi inizialmente prospettato dalla compagnia era di 14mila unità, in un secondo momento ridotte a 6000 per poi diventare 3300 in seguito ad un programma di reintegrazione, elaborato con i principali partner commerciali e pattuito con i tre sindacati dimostratisi disponibili a trattare (Num, Numsa e Uasa).
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SUDAFRICA. Scioperi miniere Anglo American: l’azienda, ‘adesioni inferiori al 20%, no interruzione produzione’
Creato il 03 ottobre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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